Microsoft affonda Get the Facts

Microsoft affonda Get the Facts

BigM abbandona l'aggressività anti-Linux della celebre campagna e apre ad un confronto più moderato, alle opinioni degli utenti e alla multimedialità di Compare
BigM abbandona l'aggressività anti-Linux della celebre campagna e apre ad un confronto più moderato, alle opinioni degli utenti e alla multimedialità di Compare

La pubblicità comparativa di Microsoft nei confronti del software open e del modello di sviluppo a codice aperto, finora incarnata dal sito Get The Facts , aggressivo e capace di colpi bassi, cede il passo ai toni più morbidi e ponderati della campagna Compare .

Nel sito dell’operazione Get The Facts , della quale restano tracce presso Microsoft Canada, campeggiava la testata The Higly Reliable Times , punto di partenza per esplorare analisi e case study volti a comparare i prodotti marchiati Microsoft con le alternative Free ed Open Source presenti sul mercato. Le analisi snocciolate dagli istituti di ricerca riguardo ad affidabilità, sicurezza e costi pubblicate su Get The Facts sono da lungo tempo fonte di polemiche vivacissime.

Microsoft Get The Facts Relegati ora in un angolo i roboanti caratteri gotici della testata, la campagna Compare propone un supporto alla scelta dei prodotti in modo più garbato. Un supporto fornito da esperti nei formati più disparati , dai webcast alle prove sul campo, dai secchi botta e risposta ai case study più approfonditi, un supporto che giunge anche da altri consumatori, le cui opinioni ed esperienze , riporta ZDNet UK , troveranno spazio sul sito.

Quale la motivazione del virare di Microsoft verso toni più compassati? Sono in molti a speculare al riguardo, una novità giustificata ufficialmente con il desiderio di multimedialità espresso dagli utenti e con la necessità di fare spazio al dialogo fra consumatori. ArsTechnica e Betanews leggono nella campagna Compare un compromesso raggiunto tra Microsoft e i suoi partner Open Source, quali Novell , Linspire e Xandros , argomentazione supportata dal fatto che la residua aggressività di Microsoft si rivolge principalmente nei confronti di Red Hat , intransigente nel non voler stipulare accordi con BigM.

La novità Altra ragione dei toni più temperati di Microsoft, propone Mary Jo Foley, attenta osservatrice delle strategie di Microsoft, potrebbe risiedere nella questione ancora in sospeso delle licenze Shared Source , in attesa di approvazione da parte dell’Open Source Initiative ( OSI ).

In sostanza, osserva fra gli altri Scott Gilberson, Microsoft Compare non è che una replica di Get The Facts depurata dalla più fiammeggiante retorica anti-Linux, ma ugualmente di parte, come è logico che sia nel caso di un’operazione pubblicitaria.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
28 ago 2007
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