Microsoft-Novell, giuria in stallo

Microsoft-Novell, giuria in stallo

Il caso sul presunto comportamento anticompetitivo di Microsoft nei confronti di Novell finisce in un cul de sac inaspettato: i giurati non riescono a raggiungere un verdetto. Nuovo processo o accordo stragiudiziale in arrivo?
Il caso sul presunto comportamento anticompetitivo di Microsoft nei confronti di Novell finisce in un cul de sac inaspettato: i giurati non riescono a raggiungere un verdetto. Nuovo processo o accordo stragiudiziale in arrivo?

Finale inaspettato per il caso Wordperfect: dopo mesi di incertezze e testimonianze eccellenti, il processo che vede contrapposte Novell (ora proprietà di Attachmate) e Microsoft si infrange contro l’indecisione della giuria, impossibilitata a raggiungere un verdetto e una decisione definitiva sulla questione.

In gioco c’è un risarcimento miliardario richiesto da Novell nei confronti di Redmond, avendo quest’ultima (a dire di Novell) inibito la piena compatibilità della prima versione di WordPerfect per Windows favorendo grandemente il successo commerciale di Word/Office per i lustri a venire.

Dopo anni di tira e molla Novell aveva finalmente ottenuto la possibilità di far celebrare un nuovo processo, che per l’occasione ha visto anche la partecipazione di Bill Gates come persona informata sui fatti e autore di una email interna presumibilmente indirizzata a “dare la linea” sulla necessità di spezzare le reni a Novell dal punto di vista prima di tutto tecnologico.

Ma ora arriva il cul de sac della giuria bloccata: i dodici giurati si sono riuniti più volte chiedendo informazioni su concetti come “middleware”, non riuscendo comunque a sintetizzare un verdetto definitivo. Il blocco della giuria è ” senza speranza “, e ora si ragiona sui prossimi passi da compiere per superare questo nuovo ostacolo.

Novell, neanche a dirlo, vorrebbe che si celebrasse un nuovo processo e si dice pienamente convinta della validità della propria tesi, mentre voci interne alla giuria finita in stallo parlano di prove non sufficienti a stabilire con certezza la responsabilità legale di Microsoft per il declino del marchio WordPerfect.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
19 dic 2011
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