Microsoft ha trovato un altro modo per sfruttare la tecnologia a “sandbox” di Minecraft, mondo virtuale nato come videogioco dal gameplay assolutamente libero e che ora a Redmond usano persino nelle ricerche sui nuovi algoritmi avanzati di intelligenza artificiale (IA).
Chiamato AIX , il progetto di IA blocchettosa rappresenta per Microsoft un’applicazione ideale del gameplay a sandbox di Minecraft, un vero e proprio “campo da giochi” per gli agenti IA che hanno la possibilità di sbagliare, imparare, focalizzarsi su obiettivi specifici e farsi venire la voglia di raggiungerli attraverso un apposito sistema di premi-punizioni.
Tra gli esempi citati da Redmond, una IA progettata per arrampicarsi nel punto più alto di uno scenario è in grado di riconoscere l’ambiente circostante, di identificare l’obiettivo (arrampicarsi fino in cima) e le condizioni di illuminazione e di provare a raggiungerlo sbagliando e imparando a districarsi lungo il percorso.
AIX è solo l’ultimo esempio di uno “sfruttamento” esteso del brand Minecraft dopo l’ acquisizione miliardaria da parte di Microsoft, con Redmond impegnata a infilare i blocchi della sandbox creata da Mojang ovunque e persino nella realtà aumentata di HoloLens; la vocazione alla libertà di gioco, sperimentazione e persino calcolo simulato di Minecraft è d’altronde ben nota già da molto prima che Microsoft acquisisse il brand.
Il progetto di intelligenza artificiale a base di Minecraft è già in via di sperimentazione da parte di varie università in giro per il mondo, spiega Microsoft , mentre in estate dovrebbe arrivare una versione per il pubblico fornita sotto licenza open source.
Alfonso Maruccia