Moto G, lo smartphone low-cost pensa in grande

Moto G, lo smartphone low-cost pensa in grande

Motorola lascia intendere che il suo nuovo device non teme concorrenti, per blasonati che siano. Costo contenuto, esperienza Android il più possibile fedele all'originale
Motorola lascia intendere che il suo nuovo device non teme concorrenti, per blasonati che siano. Costo contenuto, esperienza Android il più possibile fedele all'originale

C’è tutto o quasi quello che ci si aspetta da uno smartphone oggi: schermo ampio, fotocamera con flash, batteria capiente e processore quad-core. Solo che il nuovo Motorola Moto G non costa 729 euro come l’iPhone 5S , non costa 629 euro come iPhone 5C e neppure 349 euro come il Nexus 5: se i prezzi annunciati per il mercato USA saranno confermati anche per l’Italia, ce ne si potrà portare a casa uno con 16GB di memoria a 199 euro , forse addirittura qualcosa in meno, mettendosi in tasca un terminale con caratteristiche hardware e software interessanti.

Il Moto G incarna una nuova visione della fascia medio-bassa del mercato degli smartphone, fin qui molto ben rappresentata per esempio dal Nokia Lumia 520: prodotti dalle capacità buone, con performance velocistiche superiori a quanto ci si sarebbe aspettato pochi anni fa in questo comparto, ma che scende a compromessi in termini assoluti. Così, ad esempio , il Moto G monta un quad-core per CPU, ma si tratta solo di uno Snapdragon 400 da 1,2GHz di Qualcomm invece del più potente 800 che finisce per esempio nel Nexus 5. La RAM è da 1GB, la GPU una Adreno 305, la fotocamera da 5 megapixel (con flash), la batteria da oltre 2.000mAh e accreditata di oltre 14 ore di conversazione. Lo schermo, diagonale da 4,5 pollici, è 720p invece che un più fastoso 1080p: ma la sua densità, ci tiene a precisare Motorola , è superiore a quella dell’iPhone. E lo stesso dicasi delle prestazioni di avvio, di lancio delle app, paragonate e annunciate superiori a quelle del Galaxy S4 . Come dire: questo G sarà pure un prodotto economico, ma non vuol dire che debba essere considerato un prodotto scadente.

Moto G è poi qualcosa di più di una versione economica del costoso Moto X , pur i due terminali condividendo chiaramente parecchie caratteristiche estetiche innanzi tutto. Ad esempio Motorola pone parecchio l’accento sulla versione di Android installata, 4.3 che sarà aggiornata a Kitkat 4.4 entro gennaio (“garantito” recita il sito), e che poco o nulla aggiunge all’aspetto base del sistema operativo come lo si vede sui Nexus, e sul fatto che il prodotto sia privo di blocchi operatore o SIM essendo pensato per la vendita diretta al pubblico (ma sarà anche offerto tramite abbonamento). L’esperienza è pressoché analoga a quella che si potrebbe ottenere su un prodotto ufficiale di Google, e la cosa non stupisce più di tanto visto che Motorola ora appartiene a Mountain View e il responsabile del progetto è un uomo che viene dal Googleplex.

Per fare appello alla clientela più giovane e non solo, poi, il Moto G ha le cover posteriori intercambiabili per cambiare colore con l’umore, 50GB su Google Drive offerti per due anni, la radio FM. Tutto nelle intenzioni di Motorola fa intendere che l’azienda punti a vendere questo prodotto a coloro i quali vogliono uno smartphone ma fino a oggi potevano permettersi solo un telefonino smart (i cosiddetti feature phone ): in altre parole, si tratta di un terminale che viene venduto a un prezzo calmierato senza il bisogno di essere sostenuto dai sussidi degli operatori, che offre sulla carta un ottimo rapporto qualità-prezzo e che potrebbe costringere (se avrà successo il successo sperato) anche altri marchi a ripensare le proprie strategie in fatto di posizionamento di prezzo. Per competere, non è un fattore da trascurare, anche nei paesi emergenti .

Luca Annunziata

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Pubblicato il
13 nov 2013
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