Motorola, un tris di Android

Motorola, un tris di Android

La società recentemente acquisita da Google annuncia nuovi smartphone basati su Android 4.0. Garantito l'aggiornamento a Jelly Bean, mentre Eric Schmidt conferma la popolarità dell'OS mobile. E la questione tablet
La società recentemente acquisita da Google annuncia nuovi smartphone basati su Android 4.0. Garantito l'aggiornamento a Jelly Bean, mentre Eric Schmidt conferma la popolarità dell'OS mobile. E la questione tablet

Se Nokia ha presentato in pompa magna i nuovi terminali Lumia 820 e 920, Motorola Mobility risponde a stretto giro di posta con tre nuovi smartphone basati su Android. La società recentemente acquisita da Mountain View rinnova la propria line-up con Droid Razr HD, Droid Razr Maxx HD e Droid Razr M, mentre Google conferma: Android è più popolare che mai – almeno sugli smartphone.

I due nuovi Droid Razr HD sono accomunati da caratteristiche e specifiche hardware sostanzialmente identiche con un paio di importanti differenze: Droid Razr HD e Droid Razr Maxx HD hanno uno schermo Super AMOLED da 4,7″, processore dual-core Snapdragon da 1,5 GHz, 1 GB di RAM, supporto alle reti di nuova generazione (LTE), fotocamere fronte (1,3 Mpixel) e retro (8 Mpixel).


Le differenze tra i due terminali sono lo storage integrato (12 GB per il Razr “liscio” e 26 GB per quello Maxx) e la batteria, che nel caso del Razr Maxx è di 3300 mAh con una durata stimata (sempre da Motorola) in 32 ore di “utilizzo misto” continuato.

Il terminale Razr M è il meno potente e performante del gruppo con schermo Super AMOLED da 4,3″, 4,5 GB di storage (ma con possibilità di usare una scheda SD aggiuntiva), batteria da 2000 mAh. Tutti e tre gli smartphone sono basati su Android 4.0 e potranno presto essere aggiornati all’ultima revisione dell’OS mobile (Android 4.1), promette Google.


Terminali Motorola a parte, l’ecosistema mobile di Mountain View continua a crescere in popolarità: Erc Schmidt rivela che il numero di attivazioni giornaliere di nuovi terminali Android è salito a 1,3 milioni, anche se di questi solo 70mila sono tablet. Il form factor divenuto fenomeno di massa grazie a iPad continua a rappresentare una questione aperta, in quel del Googleplex.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
6 set 2012
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