Mozilla: Persona non grata

Mozilla: Persona non grata

Il sistema di autenticazione che avrebbe voluto fare delle email una chiave d'accesso universale verrà definitivamente accantonato: l'interesse della Rete si è dimostrato troppo scarso per valere l'impegno del supporto
Il sistema di autenticazione che avrebbe voluto fare delle email una chiave d'accesso universale verrà definitivamente accantonato: l'interesse della Rete si è dimostrato troppo scarso per valere l'impegno del supporto

Il sistema di autenticazione open e distribuito di Mozilla, Persona, cesserà di esistere alla fine del prossimo mese di novembre, con lo spegnimento dei server a supporto del servizio.

Persona

L’annuncio di Mozilla, diramato a mezzo mailing list, riflette un “uso scarso e in declino” del servizio da parte dei gestori di siti web. Lanciato nel 2012 con una prima beta, rilanciato l’anno successivo in una seconda beta insieme a un manipolo di partner, Persona non ha evidentemente saputo conquistare l’interesse degli operatori online: Mozilla, nei primi mesi del 2014, aveva già decretato l’affidamento del progetto alla community degli sviluppatori, limitandosi a offrire supporto in termini di sicurezza, ma interrompendo lo sviluppo attivo del codice.

Fino al 30 novembre Mozilla garantirà dunque assistenza a favore di coloro che dovranno necessariamente migrare a un altro sistema di autenticazione. Se il codice rimarrà a disposizione su GitHub, il dominio persona.org verrà deposto e i relativi sever che garantivano il servizio agli utenti verranno spenti. La Fondazione, per assicurare la privacy di coloro che negli anni hanno fatto uso della piattaforma di autenticazione, ha annunciato che rimuoverà tutti i dati che le sono stati affidati nell’ambito dei servizi di Persona, a partire dagli indirizzi email di riferimento e dagli hash delle password.

“Ospitare un servizio di autenticazione con ciò che richiede in termini di sicurezza e garanzie di disponibilità non è un’impresa semplice” ha spiegato Mozilla Foundation: “non possiamo più giustificare il fatto che si dedichino risorse limitate a questo progetto”. Soprattutto in un periodo di razionalizzazione delle risorse che ha già portato all’ abbandono dei progetti mobile per Firefox OS e alla riconfigurazione del destino di Thunderbird.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
12 gen 2016
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