NASA apre la caccia ai roboastronauti

NASA apre la caccia ai roboastronauti

L'agenzia spaziale statunitense ha indetto due premi speciali per incentivare la ricerca robotica. L'obiettivo è il sistema solare: droni volanti e robocostruttori per conquistare Marte e Luna
L'agenzia spaziale statunitense ha indetto due premi speciali per incentivare la ricerca robotica. L'obiettivo è il sistema solare: droni volanti e robocostruttori per conquistare Marte e Luna


Washington (USA) – Due premi da 250mila dollari per promuovere lo sviluppo di robot semiautonomi da inviare su Marte e sulla Luna. La NASA vuole ritagliare un ruolo di protagonisti per i robot, fulcro del nuovo programma statunitense per l’ esplorazione spaziale e la conquista di nuovi pianeti.

Ed è così che l’amministrazione spaziale ha varato il Telerobotic Construction Challenge , una competizione internazionale per stimolare la creazione di droni costruttori teleguidati . Per vincere il primo premio i partecipanti dovranno costruire robot adatti all’ambiente lunare, controllabili via onde radio ed in grado di assemblare strutture di medie dimensioni anche senza alcun supporto umano. La gara inizierà nel 2007, grazie alla collaborazione della SpaceWard Foundation .

Scott Horowitz, viceamministratore per il programma d’esplorazione della NASA, è ottimista e ripone tutta la sua fiducia nel successo dell’iniziativa: “Dimostreremo che possiamo mandare robot costruttori su altri pianeti, in modo da influenzare positivamente le sorti dell’esplorazione spaziale”.

Andrea Seastrand, codirettore del centro di ricerca della NASA che supervisionerà lo svolgimento delle due gare, pensa che “saranno soprattutto i giovani, col loro grande interesse per la robotica, a partecipare in maniera più cospicua”. Brant Sponberg, responsabile per il programma NASA per la privatizzazione dell’industria aerospaziale , spera che i due premi “possano aumentare l’interesse dell’industria, delle università e dei privati cittadini verso la sfida dello spazio”.

L’altra competizione indetta dalla NASA si chiama Planetary Science Vehicle Competition e vedrà scienziati ed ingegneri sfidarsi nella realizzazione di droni volanti per l’esplorazione planetaria , destinati a Marte, Luna e persino Titano. “Questi pianeti saranno esplorati da robot”, conclude Horowitz.

In questo caso, i partecipanti dovranno costruire aerei robot completamente autonomi, capaci di navigare senza l’ausilio di sistemi di navigazione satellitare. I droni dovranno volare in maniera autosufficiente basandosi soltanto sull’ elaborazione informatica della visuale . “Per ottenere il primo premio”, dichiarano i portavoce della NASA, “il vincitore dovrà volare tra le rotaie di un ottovolante senza schiantarsi e senza utilizzare il GPS”.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
5 dic 2005
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