Obama: temo la giungla digitale delle news

Obama: temo la giungla digitale delle news

In un'intervista, il 44esimo Presidente ha confessato di essere un grande appassionato di giornalismo. Che deve superare la crisi e integrarsi nella blogosfera: per evitare la rissa di informazioni senza controlli
In un'intervista, il 44esimo Presidente ha confessato di essere un grande appassionato di giornalismo. Che deve superare la crisi e integrarsi nella blogosfera: per evitare la rissa di informazioni senza controlli

“Sono un grande appassionato di giornali. La sfida da affrontare sarà quella di lasciare che i quotidiani tradizionali continuino ad offrire un’integrità giornalistica, con cronache basate sui fatti e inchieste svolte con serietà”. A dichiararlo , il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel corso di una recente intervista presso lo Studio Ovale di Washington. A colloquio con la Pittsburgh Post-Gazette e The Blade , Obama si è soffermato in modo particolare sul ruolo vitale che il mondo della carta stampata svolge all’interno della società statunitense .

Un giornalismo old style che per il Presidente deve continuare a vivere nella maniera più florida possibile, cercando di superare la crisi economica che ha portato diversi quotidiani statunitensi a chiudere o a spostarsi esclusivamente sul web . Come hanno, infatti, fatto presente Gazette e Blade , già organi d’informazione come The Rocky Mountain News da Denver hanno cessato le proprie attività o le hanno trasferite esclusivamente su Internet, come nel caso del Seattle Post-Intelligencer .

E proprio sul web Obama ha espresso particolari preoccupazioni, temendo quella che potrebbe trasformarsi in una giungla digitale senza alcun serio controllo giornalistico. “Sarei molto preoccupato – ha spiegato il 44esimo Presidente degli Stati Uniti – se la direzione delle news fosse interamente verso la blogosfera. Ogni notizia, senza scrupolose attività di fact-checking e contestualizzazione, contribuirebbe soltanto a creare situazioni in cui gli uni gridano contro altri, senza la possibilità di una vera comprensione reciproca”.

“Quello che spero – ha continuato Obama – è che la gente inizi a comprendere che portare un giornale su Internet non equivale a offrire qualcosa in maniera gratuita, ma, al contrario, che servono modelli di business adatti a supportare tutto questo”. Modelli di business che non sono mancati all’appello negli ultimi, accesi dibattiti a proposito della cosiddetta pay-per-news online. Il magnate dei media Rupert Murdoch non è certo nuovo a forti posizioni a favore di quello che già da tempo fa il Wall Street Journal ; visione differente quella del CEO Google Eric Schmidt, che ha auspicato un modello a pagamento soltanto per il giornalismo di settore e non per quello generalista. Ma è proprio lì che Obama teme la giungla digitale.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
23 set 2009
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