Ora che anche Adobe ha fatto presente che lo sviluppo di Flash non è più tra le sue principali priorità aziendali, un anonimo gruppo di fanatici telematici intenderebbe dare il “colpo di grazia” al plug-in multimediale installato sul 90% e più dei PC del Pianeta spingendo quante più persone possibile ad abbandonare tale “vetusta” tecnologia.
Gli anonimi fanatici si sono riuniti sotto la bislacca bandiera di Occupy Flash , autoproclamatosi “movimento per liberare il mondo dal plug-in Flash player”. Flash “è un fossile”, sostengono gli ignoti “occupanti”, “un rimasuglio di un’era di standard chiusi e controllo corporativo unilaterale della tecnologia web”.
Flash è oramai un ostacolo allo sviluppo del web in un contesto in cui il numero di utenti che vi accedono da un dispositivo diverso da un PC è costantemente in aumento (ma sempre a una percentuale che vale una cifra ), dicono i partigiani di Occupy Flash, un incubo per la sicurezza e la privacy che meriterebbe di morire e di lasciare il posto allo standard del futuro – HTML5, naturalmente.
Agli zelanti profeti di un futuro forzatamente privo di Flash risponde la campagna contraria e affatto uguale di Occupy HTML : piuttosto che chiamare alle armi arruolando i netizen in una guerra di religione mossa contro un pezzo di software, il gruppo Occupy HTML invita a valutare le cose da una prospettiva più distaccata scegliendo la tecnologia che meglio si adatta per le proprie specifiche esigenze.
Che Flash sia destinato o meno a scomparire dal web, uno dei più convinti promotori di HTML5 lavora affinché il comparto video del nuovo (e tuttora in sviluppo) standard telematico faccia rimpiangere Flash sempre meno: Google ha aggiornato il player HTML5 integrato sul portale YouTube, rilasciando altresì il tool di conversione da Flash ad HTML5 Swiffy sotto forma di plug-in per Flash Pro .
Alfonso Maruccia