Torino – Ho letto la notizia sulla super adsl, e degli annunci trionfalistici sul numero di attivazioni ADSL, e come sempre ho preso spunto dall’articolo per inviarVi alcune considerazioni, basate sulla nostra esperienza.
Confermiamo il fatto che questo sistema trasmissivo è sulla carta bello, avvincente, ben pubblicizzato, eccitante, ma con i difetti tipici insiti nella sua stessa natura. Da 45 giorni abbiamo iniziato le attivazioni e da quel momento abbiamo dovuto registrare ad oggi ben cinque guasti sulla rete, che hanno coinvolto circa otto clienti sui venticinque che abbiamo attivato. E tutti per le cause più diverse, ma con una ben precisa matrice: la ADSL si basa sempre su un doppino telefonico sul quale si muovono segnali di natura elettrica, soggetti pertanto alle discontinuità tipiche di natura fisica elettrica.
Inoltre il sistema di trasferimento, dalla sede d’utente, alla centrale più vicina, poi da lì sull’ATM alla centrale di smistamento, per poi passare attraverso l’ATM verso il provider, presuppone un sistema trasmissivo calibrato e funzionante come un orologio svizzero. Basta un calo di tensione, una scarica elettrica della più varia natura, interruzioni sulla continuità galvanica, e tutto va a gambe all’aria. Non solo, la Cisco sta comunicando che gli DSLAM (adsl) sui router Cisco serie 6100 presentano una serie di bug di sistema.
La Telecom dimostra in questa fase una certa improvvisazione a gestire il sistema, sia le urgenze per la risoluzione dei guasti, sia la gestione delle nuove attivazioni. Il centro servizi nazionale CNA larga Banda di Roma è composto da simpatici e disponibili ragazzi e ragazze che si stanno facendo in quattro, (e ai quali vogliamo pubblicamente lodare la loro simpatica e preziosa disponibilità a risolvere i più svariati problemi) ma ho l’impressione che stiano per essere sommersi dalle richieste di attivazioni che piovono da tutta Italia.
Abbiamo calcolato che le centrali attivate in Italia con SMUX ADSL sono circa 150, laddove i tecnici preparati sono pochi ed oggi sottoposti ad uno stress di superlavoro, dato che i problemi che abbiamo avuto noi li ha avuti anche Tin (e vorrei sentire anche gli altri provider, i quali continuano a starsene ben zitti). Abbiamo avuto notizia di utenti ADSL Tin rimasti fermi due giorni consecutivi, qui a Torino.
Questa prima esperienza ci conferma la nostra prima impressione: ADSL è un buon servizio per l’utente con limitate esigenze, per il quale se il guasto dura una mezza giornata, magari si incazza, ma non casca il mondo. Se un utente ha esigenze di qualità e continuità avanzate, deve attrezzarsi diversamente.
Per intendersi, tra i nostri clienti gestiamo il sito web di un Primario Ente Pubblico della provincia di Torino, e un importante istituto tecnico con aule informatiche. Il primo non possiamo rischiare di metterlo su ADSL; il secondo, se una mattina gli studenti non possono fare esercitazioni su internet, pazienza, le faranno il giorno dopo. O comunque gli attivo un isdn di backup.
Per intendersi, oramai le CDN Telecom sono di buon livello, i guasti sono facili da diagnosticare e veloci da riparare, i rischi di black-out totale per ore sono da contarsi sulla punta delle dita. Di conseguenza quando si leggono i propositi bellicosi di Telecom di avviare la SUPERADSL, mi viene da sorridere..
Considerazioni su Galactica : questi propongono 14 ore al giorno di connessione senza scatti a 70.000 lire al mese. Bene rapporto 1:5 dei modem, però ogni dieci minuti di inattività mi disconnette. E se io attivo di default un ping ogni dieci minuti, o lascio Eudora o Outlook Express aperti con ricerca automatica della posta ogni cinque minuti, anche quando vado al cesso, saluto la fidanzata al telefono, vado farmi un panino in cucina; o in un ufficio collego la rete ad un router che tiene la linea in stand by tutto il giorno… Se due utenti(uno di giorno ed uno di notte) su cinque fanno ciò, gli altri tre stanno a guardare.
E poi, dal lato economico? Per connettersi si fa il 147, cioè una numerazione a traffico ripartito, quindi tutti gli scatti se li becca Galactica, cioè 24 h complete su ogni linea ammontano a circa 30.000 lire giornaliere che per 30 giorni fanno 900.000 mensili. Ma se metti 5 utenti da 70.000 su ogni linea fanno 350.000 lire di ricavo. E la differenza chi la paga? Mi piace tanto fare i conti in tasca agli altri: millecinquecento utenti vogliono dire 300 linee, cioè dieci primari, quindi 60 milioni annui a Telecom. E poi vuoi dare 10 k a testa, quindi almeno un tre Mbps, cioè tra tutto un altri duecento milioni (a dire bene) di banda e CDN.. Mah.. Vabbé che la Telecom rimborsa le 10 lire al minuto… ma i conti non tornano lo stesso.
Considerazioni finali su Telecom e Infostrada . Mi chiedo a cosa serva l’ Authority , se non a pagare ai suoi dirigenti stipendi da nababbi. Questi due gestori vendono la connettività all’ingrosso a prezzi salati e poi vanno a fare la concorrenza a noi piccoli gestori con prezzi stracciati. Come se la FIAT prima vendesse le macchine ai concessionari, poi si mettesse a vendere al pubblico le stesse auto, magari sul Web, a prezzi di fabbrica…. Magari allo spaccio aziendale di Mirafiori.
La Tin a Torino ci fa concorrenza al ribasso, sull’ADSL addirittura piomba sul nostro cliente, dopo aver saputo della nostra offerta, sottoponendogli sconti sulla loro offerta standard, pur di portarci via l’utente. I tecnici che effettuano le installazioni in sede dal cliente si mettono a piagnucolare: “ma come, perché con ITGate e non con Telecom?”
A Torino siamo in concorrenza aperta con Telecom sulla connettività dedicata, e siamo in guerra aperta: offerte al ribasso addirittura sui canoni trasmissivi, quelli stabiliti per legge, pur di fregarci il cliente. Aspetto ardentemente che Colt e Albacom completino l’anello in fibra su Torino (tra parentesi passano a dieci metri dalla mia sede) e poi dichiaro guerra sulla connettività dedicata a tutti, mi metto anch’io a fare dumping. Chi la dura la vince.
Saluti.”
Valerio Sargenti
di ITGate di Torino