Londra – Sotto pressione per le numerose prese di posizione ma la poca concretezza, il governo di Tony Blair ha annunciato nelle scorse ore che entro il marzo del 2005 tutte le attività della Pubblica Amministrazione britannica saranno rese disponibili in rete.
L’idea è quella di dare vita all'”eGovernment” di cui lo stesso Blair ha parlato più volte, e l’annuncio della data risponde a coloro che giudicavano troppo vago il progetto. Si tratta in effetti di un progettone che avrà il compito di ridurre i costi dell’amministrazione, accelerare i tempi di esecuzione e informare meglio e con più trasparenza i cittadini.
A gestire il delicato passaggio dal Government all’eGovernment sarà Alex Allan, già noto perché nominato “e-envoy” dallo stesso Blair lo scorso settembre, una sorta di “ministro per la rivoluzione elettronica”. Allan sottolinea che non si tratta soltanto di portare la PA in rete ma anche di sapere sfruttare tutti i possibili canali di distribuzione dell’informazione, dalla televisione digitale alla Webtv, dai telefoni con connettività internet ai personal computer.
“Questo è solo l’inizio del processo, ha detto Allan, perché si mette in piedi una strategia. Entro il 2005 tutti potranno accedere ad internet da casa o da un centro di connessione vicino casa”.
Una parte importante del progetto è il portalone della Pubblica Amministrazione, un portale di servizi che consentirà ai cittadini di tenersi aggiornati anche via email sugli obblighi fiscali, gli adempimenti burocratici e via dicendo. Sono anche previste: sezioni dedicate all’offerta e alla ricerca di lavoro, l’attività delle amministrazioni anche nei weekend e la messa in rete del “registro del territorio”, qualcosa di simile al nostro Catasto.
Non si tratta quindi di un Portale di Stato come proposto dal Governo italiano per il “made in Italy”, ma di un sito della Pubblica Amministrazione pensato come luogo di servizio per i cittadini-contribuenti.
Va anche detto che in Gran Bretagna, stando alle cifre diffuse dalla Nielsen Media Research , sarebbero 12,5 milioni i navigatori, ovvero un britannico su quattro avrebbe accesso alla rete. Un dato che potrebbe crescere a quota 20 milioni entro il 2003.