Dallas (USA) – Cinque anni or sono Larry Ellison, CEO di Oracle, introdusse il concetto di Network Computer: il prodotto commerciale non ebbe successo, ma il concetto che vi stava dietro sì.
Per capire come l’idea alla base del Network Computer abbia poi finito per influenzare un po ‘ tutti, basta vedere quanti nuovi termini, da allora, sono stati coniati: Net PC, Easy PC, iMac, e-PC, Internet Machine, Web PC e chi più ne ha più ne metta. Sebbene il mondo dei PC, a cui molti dei termini appena citati appartiene, sia proprio quello strenuamente combattutto da Ellison, è indubbio che il design dei PC di nuova generazione e le funzionalità “network ready” siano caratteristiche introdotte per la prima volta proprio nel Network Computer di Oracle.
Ma se 5 anni or sono il mercato non sembrava ancora pronto per una rivoluzione del genere, oggi Ellison ci riprova con una macchina che sicuramente riprende molti dei concetti del Network Computer: il New Internet Computer (NIC). La grande differenza con il suo predecessore è che il NIC è un prodotto unicamente destinato alla fascia consumer, e non punta quindi a rimpiazzare i PC in azienda come thin client.
Con un prezzo di appena 199$ il NIC aspira, secondo Ellison, a finire entro il 2005 sulle scrivanie di ogni ragazzo, rimpiazzando naturalmente il PC, ritenuto dal numero uno di Oracle una sorta di “dinosauro informatico”.
Dietro all”elettrodomestico” di Oracle si celano un processore a 266 MHz, 64 MB di RAM, un modem da 56 Kbps ed un CD-ROM 24X. Il monitor è incluso solo se l’acquirente è una scuola o istituto analogo.
Il NIC avrà davvero il successo sperato da Ellison? Non è facile rispondere: se da un lato, infatti, oggi il mercato sembra finalmente maturo per accettare dispositivi di questo tipo, è anche vero che Oracle non è più l’unica a proporre un prodotto di questo tipo. Insomma, oggi il NIC non si può certo più accogliere come una rivoluzione, né come un prodotto originale: a questo punto il confronto si baserà solo sul piano del marketing.