Intel Itanium open source!

Intel Itanium open source!

Intel ha reso di pubblico dominio i documenti integrali riguardanti le specifiche tecniche di Itanium. Un primo grande riconoscimento al mondo open source?
Intel ha reso di pubblico dominio i documenti integrali riguardanti le specifiche tecniche di Itanium. Un primo grande riconoscimento al mondo open source?


Santa Clara (USA) – A sorpresa Intel ha deciso di rendere di pubblico dominio le specifiche integrali di Merced/Itanium, materiale che fino ad un paio di giorni fa veniva ancora classificato al massimo livello di segretezza. E ‘ davvero una sorpresa vedere i tentativi di approccio di Intel ad una nuova filosofia di pensiero che fa capo al concetto di open source.

La pubblicazione delle specifiche dell’architettura IA-64 di Itanium, oltre a favorire tutti gli sviluppatori, daranno una particolare spinta al mondo open source, dove il leader, nemmeno serve ricordarlo, è Linux.

La pubblicazione dei dettagli tecnici di un chip non è di per sé una grande novità, ma prima di oggi questo tipo di documentazione veniva rilasciato solo dopo la commercializzazione del prodotto. Solamente le più grandi case di software e di hardware avevano la possibilità, firmando un rigoroso patto di riservatezza con Intel, di avere una copia in anteprima dei fogli classificati “top secret”.

E dunque via libera ai piccoli sviluppatori open source e via libera al software per IA-64: applicazioni, compilatori, sistemi operativi. La piattaforma di riferimento per il mondo open source sarà ovviamente il Linux a 64 bit del Trillian Project, un sistema operativo che dovrebbe rivestire un ruolo predominante nell’era a 64 bit.

Alcuni detrattori delle strategie di Intel, sostengono che la pubblicazione delle specifiche di Itanium non si può definire una forma di open source e che fra l’altro esistono già compilatori IA-64 con sorgente libero. I più maligni dichiarano ancora che ad Intel interessa solo far guerra ad AMD e Sun , due pericolosi concorrenti sui 64 bit, e l’open source sarebbe solo un mezzo per incrementare ancor di più la popolarità del suo brand.

Comunque sia, una cosa sembra essere sicura: per l’imminente futuro a 64 bit Intel sembra scommettere molto più su Linux che su Windows. Cosa avrà mai visto Gordon Moore in quella sua mitica sfera di cristallo?

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Pubblicato il
11 mag 2000
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