New York (USA) – Le dimostrazioni di affetto da parte di Big Blue per il pinguino hanno spinto l’inventrice del PC ad estendere il supporto dell’OS free ad una più ampia base di piattaforme, dai server RS/6000 ad alcuni modelli dell’apprezzata famiglia di notebook Thinkpad.
I primi Thinkpad equipaggiati con Caldera OpenLinux 2.4 saranno disponibili in autunno e avranno come target primario i professionisti e gli scienziati, due fascie d’utenza ben disposte verso il software open source.
Con questa mossa IBM si mette alle costole di altri due big del settore, Dell e Compaq , la prima delle quali ha iniziato la vendita di laptop predisposti per Linux già a partire dal febbraio scorso.
Non è escluso che i Thinkpad equipaggiati con Linux non adottino già Crusoe, la CPU di Transmeta, un binomio che renderebbe ancor più interessante l’offerta di IBM.
Per i suoi server RS/6000, Big Blue ha invece scelto la distribuzione Linux firmata dalla tedesca SuSE. L’adozione del pinguino anche nel campo dei server superclaster, come l’RS/6000 SP, si spiega con il fatto che negli ultimi due anni la vendita di questi sistemi è andata a soddisfare richieste di web hosting commerciali, un campo dove Linux riesce ad esprimere tutto il suo potenziale.
IBM sembra intenzionata a portare Linux anche su i mitici AS/400, mentre ha già annunciato che la nuova versione di WebSphere, la 3.02, supporta le applicazioni Linux.
IBM sembra credere molto in Linux, e quasi ad ogni livello, dai super server ai notebook: ancora pochissimi anni ed il pinguino potrebbe pesare, sul budget di questo colosso, quanto Windows 2000. A quando il sorpasso?