Web – IPv6 entra nella fase di testing grazie allo sforzo di Internet Engineering Task Force (IETF) e WorldCom . La nuova versione di Internet Protocol voluta con forza da quel visionario ideatore di TCP/IP che è Vint Cerf, oggi alla MCI Worldcom, potrebbe nei prossimi mesi concludere la fase di “collaudo” e diventare “operativo”.
IPv6 – obiettivo rincorso da un numero sempre maggiore di aziende – è una versione del protocollo che promette di rendere la rete più stabile, di aumentare a dismisura il numero di indirizzi IP disponibili, la sicurezza online e in generale la fornitura di servizi di rete.
Il testing di IPv6 da parte di Worldcom sarà condotto su VBNS (Very-high-performance Backbone Network Service), dove peraltro già gira IPv6 asincrono con velocità che raggiungono 155 megabit al secondo. Secondo gli esperti di Worlcom, al momento IPv6 viene testato per le sue possibilità di aumentare gli indirizzi IP, in qualche modo la dimensione matematica del cyberspazio.
Ciò che fa pensare di essere ad un “punto di svolta” per l’adozione di IPv6 è la partenza di parecchi testing ed esperimenti da parte di altri player di rilievo sul mercato delle telecomunicazioni americano. Tra questi vi sono Sprint , con il suo network “6bone”, e Cisco , che ha iniziato a inserire il supporto per la nuova tecnologia nei suoi device di networking più avanzati.