San Jose (USA) – Via , già protagonista di un lungo dibattimento giudiziario con Intel conclusosi solo di recente, ha annunciato il progetto di un nuovo chipset in grado di rendere Willamette, l’imminente nuova generazione di CPU a 32 bit di Intel , compatibile con le memorie DDR.
Come è noto, infatti, Intel sembra ostinarsi a prendere in considerazione solo le memorie Direct Rumbus DRAM, a suo dire le uniche in grado di offrire performance adeguate per le sue future generazioni di CPU.
La realtà dei fatti, come riportato da EETimes , potrebbe però essere ben diversa: una clausola nel contratto stipulato nel ’97 con Rumbus sembra infatti precludere ad Intel l’adozione o lo sviluppo di tecnologie alternative a quelle fornite da Rambus fino al 2002, pena la possibilità, da parte di quest’ultima, di annullare il contratto.
Secondo vari analisti, anche Intel in realtà teme che le memorie Rambus, ancora costose e di difficile reperimento, frenino la diffusione di Willamette: per questo motivo il big di Santa Clara, secondo alcuni, potrebbe anche avere la sua convenienza nel concedere a Via lo sviluppo di chipset DDR per Willamette, sebbene fino ad oggi non abbia mostrato segni di apertura.
Via è comunque preparata a battagliare e ha affermato che con o senza licenza andrà avanti per la sua strada: in fondo, come ha dichiarato il direttore al marketing Eric Chang, l’azienda di Taiwan detiene circa il 40% del mercato dei chipset ed Intel non potrà certo ignorare questo fatto.
Il chipset annunciato da Via dovrebbe chiamarsi ApolloPro 2001 ed uscire sul mercato verso la seconda metà del prossimo anno. Programma analogo anche per Acer (ALI) che sta cercando di spuntarla con Intel per una licenza sul suo nuovo bus.
In questa situazione, ancora una volta, AMD sembra in vantaggio, visto che per i suoi prossimi super-chip ha già in progetto di adottare la più economica e largamente disponibile memoria DDR.