Libero@Sogno, quelle due ore "maledette"

Libero@Sogno, quelle due ore "maledette"

Massimo due ore di connessione continuative con la possibilità di ricollegarsi infinite volte: scoppia la protesta ma Infostrada "para". I perché delle nuove clausole nel contratto della semiflat
Massimo due ore di connessione continuative con la possibilità di ricollegarsi infinite volte: scoppia la protesta ma Infostrada "para". I perché delle nuove clausole nel contratto della semiflat


Milano – Con prontezza Infostrada pare riuscita nell’impresa di far rientrare una protesta che stava montando in questi giorni sulla modifica “in corsa” del contratto di abbonamento alla nuova semiflat notturna Libero@Sogno . A pochi giorni dall’avvio del servizio, infatti, sul sito della semiflat è apparsa la clausola: “Il servizio Libero@Sogno consente infiniti collegamenti Internet, ognuno un tempo tecnico massimo di due ore, terminate le quali è possibile collegarsi nuovamente”. Naturale dunque la rabbia dei già abbonati, quelli che avevano sottoscritto il servizio quando della disconnessione ogni due ore non si parlava affatto.

Il servizio Clienti di Infostrada ha però sottolineato a Punto Informatico e, stando alle segnalazioni giunte in redazione anche agli utenti che hanno chiamato, che la disconnessione ogni due ore è prevista solo per chi si abbona al servizio da oggi in poi. Chi si è abbonato in questi giorni, dunque, non dovrebbe temere le due ore “maledette”. Secondo molti, però, rimane da capire, allora, perché il periodo di due ore venga definito nella nuova clausola un “tempo tecnico” quando, per ammissione del Customer care di Libero, si tratta invece di una chiara scelta strategica e commerciale.

Appare infatti evidente che ponendo il limite di due ore ad una semiflat “notturna”, attiva tra le 21 e le 8, Infostrada voglia limitare le operazioni di chi preparasse il proprio computer per scaricare contenuti “pesanti” dalla Rete prima di andare a dormire, nell’ottica di lasciare attivo il download per tutta la notte. Se così accadesse è infatti probabile che le linee dedicate a Libero@Sogno finirebbero presto per essere “intasate”. Non solo, se la disconnessione avviene ogni due ore vuol dire che ogni due ore una linea telefonica può consentire l’accesso alla Rete ad un nuovo utente, anche questo un espediente adottato da molti provider per agevolare l’ingresso di un numero più ampio di utenti ai servizi online.

Va detto che il rischio intasamento è alto visto l’interesse suscitato dall’offerta commerciale di Libero@Sogno che, come si ricorderà, consente di collegarsi tutti i giorni dalle 21 alle 8 e senza limitazioni orarie nei week-end e festivi. Il tutto per 24mila lire al mese, Iva inclusa.

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Pubblicato il
11 set 2000
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