Redmond (USA) – A poche ore dall’intervista riportata ieri , in cui Gates si è divertito a smembrare pezzetto per pezzetto quello da lui definito il “mito di Linux”, l’attuale CEO di Microsoft , Steve Ballmer, in videoconferenza con l’IDC’s European IT Forum ha sconfessato in pieno il suo “collega”, definendo “il fenomeno Linux” come “una delle più grandi minacce per Microsoft”.
E il clamore non riguarda soltanto il merito, ovvero l’effettiva pericolosità di Linux per il mercato controllato da Windows, ma anche perché per la prima volta il duo a capo di Microsoft mostra segni di divergenza così netta e per di più su una questione di certo non marginale importanza.
Che Ballmer non sottovalutasse affatto Linux e l’open source lo si era capito già nel recente passato, e con affermazioni non molto lontane da quelle rilasciate ieri. Poco più di un mese fa Ballmer affiancò l’open source al concetto di comunismo , affermando però che “Linux è un competitor agguerrito. Non c’è alcuna azienda che si chiama Linux, e a malapena Linux ha una road map. Eppure Linux sembra sprigionarsi naturalmente dalla Terra. Per noi è un fronte di competizione vero”.
Rispetto a Gates, Ballmer rivaluta anche la posizione di Sun che, con IBM e Oracle , a suo avviso rappresenta il rivale più agguerrito del prossimo futuro per “l’impero Microsoft”.
Il CEO che guida le operazioni della “mamma di Windows” si è invece detto indeciso su chi sarà il concorrente numero uno proveniente dal fronte Linux, ma è probabile che il suo pensiero sia tornato proprio a IBM, un gigante che sul Pinguino sta ormai puntando moltissimo , molto più di quanto la stessa IBM avesse preventivato soltanto sei mesi fa.
Su un punto Ballmer e Gates sembrano tornare in perfetto accordo: accelerare lo sviluppo della piattaforma.NET e partire alla conquista delle Rete, un mossa con cui “Gatto” Steve e “Volpe” Bill sperano di restringere gli spazi vitali della concorrenza. Ma il Pinguino sembra non avere nessuna intenzione di essere rinchiuso in uno zoo.