Web – Sarà ormai la stretta vicinanza con le festività che fa assumere a Linus Torvalds l’aria di un Babbo Natale senza barba, che invece di balocchi e dolciumi promette, questa volta per davvero, l’imminente chiusura lavori del nuovo kernel 2.4.
Il padre di Linux, che oltre che coordinare lo sviluppo del kernel è anche ingegnere presso Transmeta , ha infatti annunciato che dopo gli ultimi test, dai quali non sono emersi bug importanti, il nuovo kernel potrà essere rilasciato per inizio dicembre.
“A questo punto non prevedo altre battute d’arresto, ed anzi ho chiesto a tutte le maggiori case di Linux di iniziare ad utilizzare internamente le attuali versioni pre-release del kernel e sottoporle ai loro cicli di test”. Queste le parole di un Torvalds fiducioso dopo gli estenuanti test a cui ha sottoposto il novello kernel e consapevole del fatto che questo è un altro grande passo verso un sistema operativo sempre più completo e ambizioso.
Il kernel 2.4 rappresenta un po’ un nodo cruciale per Linux, sia perché da un lato si dà finalmente a questo OS gli strumenti necessari per affrontare a testa alta il mercato enterprise – per intenderci quello ancora dominato da Unix e a cui aspira fortemente Windows 2000 – sia perché dall’altro lato si sono fatti passi decisivi verso il mercato consumer, quello dove parole come Plug and Play, USB e multimedia diventano chiavi d’accesso indispensabili.
Al di là delle migliorie apportate da questo kernel, come il supporto per il multiprocessing simmetrico e la riscrittura della parte di codice riguardante il networking, esso ha assunto ormai un’importanza rilevante anche in termini di marketing: non c’è distribuzione che non abbia annunciato a breve nuove versioni o aggiornamenti contenenti il kernel 2.4, un po’ come è successo recentemente per la corsa al supporto del nuovo KDE 2.0.
Molti si sono chiesti in passato se la filosofia di sviluppo open source fosse capace di sfornare prodotti davvero in grado di competere, ad alto livello, con quelli commerciali. La risposta più esauriente a queste domande arriverà con tutta probabilità proprio dal nuovo kernel di Linux.