Roma – Wind di nuovo nei guai e di nuovo per la sua flat-rate. Per la seconda volta, infatti, l’azienda dell’arancia ha deciso di cambiare “le carte in tavola” e di dare un nuovo volto ai suoi servizi di accesso flat. Questa volta il cambiamento avviene in corsa e riguarda gli utenti di InWind che si collegano via ISDN. Questi, dal prossimo 9 gennaio dovranno rinunciare alla connessione “veloce” a 128k e adattarsi a quella analogica tradizionale a 56k.
Questa scelta, che sembra quasi pensata per “invogliare” chi si collega ad ISDN a migrare ad altro provider in tempi rapidi, è illustrata in una lettera che in questi giorni è stata inviata a molti utenti della flat ISDN. Eccone il testo:
“Egregio Sign.XXXX, a partire dal 2 ottobre scorso l’opzione Internet NoStop non è più sottoscrivibile per le linee Isdn. I clienti che prima di tale data l’abbiano attivata, potranno continuare ad usufruirne fino al prossimo 9 gennaio. Ai sensi e per gli effetti dell’art.2/4 delle condizioni generali di contratto Wind, le comunichiamo quindi che a partire dal 10 gennaio 2001,alle telefonate verso i pop Wind, effettuate dal suo numero personale XXXX,sarà applicata la tariffa internet prevista dal suo piano telefonico”….
La lettera si conclude: “Se decidesse di rescindere il contratto, la preghiamo di darcene comunicazione, allegando copia del documento di riconoscimento, entro 30 giorni dal ricevimento di questa lettera”.
La notizia è arrivata come “una bomba” perché anche se una scelta del genere è ammessa dal contratto, lo scorso ottobre Wind aveva confermato a Punto Informatico che nessun nuovo contratto ISDN sarebbe stato aperto ma che “per chi già è abbonato a InternetNoStop alle condizioni precedenti non deve temere alcun cambiamento in corsa”. Non solo, Wind aveva anche affermato che gli utenti di linea analogica che volessero aggiornare la propria connessione a ISDN potevano ancora farlo in quanto la clausola “no-ISDN” non era ancora presente quando l’abbonamento è stato sottoscritto.