San Jose (USA) – “Le imprese stanno mettendo insieme i propri sforzi per sostenere una tecnologia che promette un mondo senza fili”: questo lo spirito e il senso del discorso tenuto dal boss delle tecnologie mobili di Intel, Frank Spindler Jr., in occasione della conferenza internazionale su Bluetooth che si tiene in questi giorni nella Silicon Valley.
Spindler ha ammesso che l’avvio di Bluetooth è stato molto più complicato del previsto, che i suoi costi di implementazione ancora rendono difficile la diffusione orizzontale su cui Intel e altre “grandi” stanno puntando, ma ha sottolineato con entusiasmo che Bluetooth rappresenta qualcosa di più di una semplice tecnologia wireless: “Come industria abbiamo bisogno di mettere bene a fuoco quello che stiamo facendo piuttosto che farlo troppo di corsa. L’interoperabilità si è rivelata una sfida più ardua del previsto”. Ma Bluetooth, queste le previsioni di Spindler, entrerà in un miliardo di device nel mondo entro due o tre anni.
Che la tecnologia sia ad un punto di svolta sembra essere indicato da una serie di “segnali” di questi tempi, come l’approvazione degli standard Bluetooth 1.1 e la creazione di una divisione ad hoc da parte di Ericsson.
Oltre a lavorare a livello di architettura del processore, Intel ha intenzione di spingere nel 2001 per una serie di add-on dotati di tecnologia Bluetooth, device esterni che potranno essere collegati al computer con USB o con porta PC Card. Tra questi spicca il noto progetto Ambler che contribuirà, secondo Spindler, a far sì che “ogni portatile entro tre o al massimo cinque anni verrà venduto con pieno supporto della tecnologia Bluetooth. E nel tempo questa tecnologia verrà integrata anche ai processori”.