New York (USA) – Linux mette a segno un altro colpaccio ed entra, sebbene dalla porta di servizio, nell’esercito americano, dove avrà responsabilità ben più grandi di quelle di soldato semplice.
Ad accompagnare Linux all’ufficio arruolamenti è Rymic Systems, un’azienda specializzata in embedded appliance. E proprio uno dei nuovi dispositivi di Rymix, equipaggiato con µClinux di Red Hat, è stato selezionato dalla US Army per essere eventualmente introdotto su alcuni veicoli militari al fine di monitorarne il funzionamento e diagnosticarne i guasti.
Il dispositivo, chiamato rymicNET, è un vero e proprio computer che ricorda un po’ la forma e le dimensioni di un vecchio modem analogico, ed è in grado di sopportare condizioni climatiche e d’utilizzo estreme. Questo “scatolotto” potrebbe essere utilizzato anche per compiti non militari come la diagnosi medica, l’automazione industriale remota, il controllo dei treni merci, ecc.
L’US Army sembra invece interessata ad introdurre il Linux embedded di Red Hat, capace di girare in meno di 512 KB di RAM senza rinunciare a tutte le tradizionali applicazioni di networking (Ethernet, FTP, HTTP, POP3, SMTP), anche su radar, aerei da combattimento e sistemi di controllo in genere.
Rymic sostiene di aver scelto Linux per la sua affidabilità, stabilità ed esigue richieste in termini sia di risorse di sistema che di corrente elettrica: sembra infatti che uno dei maggiori problemi riscontrati con altri OS fosse proprio l’eccessivo sviluppo di calore emesso dalla CPU (un ARM7). La US Army, dal canto suo, accetterebbe di buon grado un sistema operativo open source perché in questo modo potrà abbattere i costi delle licenze.