Sunnyvale (USA) – Ad AMD gli affari vanno bene, mai andati meglio, e così su questa spinta d’ottimismo l’azienda ha annunciato che, nel 2004, aprirà la sua terza fabbrica di microprocessori.
A differenza di quelle già operative di Austin e Dresda, questa fabbrica produrrà wafer di silicio di dimensioni maggiori, pari a 300 mm di diametro (contro gli attuali 200 mm), un fattore che le consentirà di produrre più chip e a costi minori. Intel passerà ai wafer da 300 mm nel corso del 2002.
Per far capire l’importanza, per un’azienda che opera nel campo dei semiconduttori, di produrre tutti i suoi chip in casa, Jerry Sanders, CEO di AMD, ha detto: “I veri uomini possiedono le fabbriche”. Una frecciatina a Rambus?
Disporre di più fabbriche vuol anche dire poter sperimentare più velocemente nuove tecniche di produzione, poter testare i propri prodotti in casa (cosa che AMD attualmente non fa) o differenziare maggiormente l’offerta di chip.
Per abbassare i costi, AMD ha però precisato che la fabbrica verrà condivisa con un altro produttore di chip, forse Motorola, una strategia già messa in atto per la futura fabbrica di flash memory, sotto il cui tetto troverà posto anche Fujitsu.