Tokyo (Giappone) – Anno nuovo vita nuova, ma non per i prezzi delle memorie DRAM che, per la gioia dei consumatori, scendono ancora. In questo primo scorcio del 2001 non si intravedono rialzi né sostanziali riprese della domanda.
Tuttavia, un parziale recupero dei prezzi è atteso per il secondo trimestre di quest’anno, e per la fine del 2001 gli analisti stimano che la crescita annuale della domanda di memorie DRAM toccherà il 50%: non molto se si pensa che nel 2000 questo tasso di crescita aveva superato il 65%.
I chipmaker sopravvissuti a quello che loro stessi hanno ribattezzato il “trimestre nero” delle DRAM, iniziato lo scorso ottobre , si preparano speranzosi a questa ripresa della domanda investendo nuovi capitali nei processi produttivi che consentiranno loro di ridurre la dimensione dei chip e abbassare i costi.
Secondo Nikkei Market la ragione di un così drastico calo della domanda di memorie DRAM è da imputarsi sostanzialmente a tre ragioni: la generale recessione del mercato dei PC; un arresto nella quantità di memoria che i produttori di PC hanno inserito nelle loro configurazioni a seguito degli elevati prezzi estivi delle DRAM; le ingenti quantità di scorte accumulate dai grossi acquirenti durante i primi mesi del 2000 per timore di una scarsità di moduli durante la seconda metà dell’anno.
Come si è visto, nel 2001 non si assisterà ad un recupero sostanziale della domanda, un fattore legato anche alla cagionevole salute del mercato globale dei PC. Gli analisti prevedono che la domanda potrebbe riprendersi solo verso la fine dell’anno, o all’inizio del 2002, quando i sistemi equipaggiati con Pentium 4 e la più vasta diffusione di Windows 2000 potranno incoraggiare utenti e produttori ad elevare la quantità di RAM standard dei PC.