Il Papa riabilita Internet

Il Papa riabilita Internet

Spiega ai giornalisti che i nuovi media offrono nuove importanti opportunità e sembra dare della Rete un giudizio diverso rispetto a dichiarazioni recenti della gerarchia vaticana
Spiega ai giornalisti che i nuovi media offrono nuove importanti opportunità e sembra dare della Rete un giudizio diverso rispetto a dichiarazioni recenti della gerarchia vaticana

Roma – “Consideriamo le trasmissioni satellitari di cerimonie religiose che spesso raggiungono un pubblico mondiale, o la capacità positiva di Internet di trasmettere informazioni e insegnamenti di carattere religioso oltre le barriere e le frontiere. Nella nostra epoca è necessario un utilizzo attivo e creativo dei mezzi di comunicazione sociale da parte della Chiesa”. Così il Papa si è rivolto ieri ai giornalisti illustrando le possibilità e i rischi della comunicazione nei vecchi e nuovi media e l’interesse del Vaticano per tutto questo. Secondo il Papa, i giornalisti cristiani si devono impegnare a “diffondere la verità e parlare contro i falsi dei e idoli di oggi: il materialismo, l’edonismo, il consumismo, il gretto nazionalismo”.

Il Pontefice ha affermato che “il mondo dei mezzi di comunicazione sociale può a volte sembrare indifferente e perfino ostile alla fede e alla morale cristiana. Questo è dovuto al fatto che la cultura è imbevuta di un senso tipicamente postmoderno, che la sola verità assoluta è che non esistono verità assolute o che, se esistessero, sarebbero inaccessibili alla ragione umana e quindi irrilevanti”.

Sull’informazione online si era espresso ben diversamente l’arcivescovo di Bologna, cardinale Giacomo Biffi, che lo scorso dicembre aveva parlato delle “nuove piccole strade di salvezza” proposte dalla società moderna. Strade che comprendevano “un’arte informatica sempre più sofisticata” in cui ormai in molti “si spendono totalmente e si perdono, e così in tempo reale riescono a sapere tutto, tranne ciò che davvero vale per dare senso all’esistere”.

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Pubblicato il
25 gen 2001
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