Roma – La SIAE e il Parlamento devono ancora reagire ufficialmente, ma sono pesanti le critiche giunte dall’altra parte dell’Atlantico sulla legge italiana a protezione del diritto d’autore e sul ruolo svolto dalla Società degli autori e degli editori.
Le critiche sono tali da aver indotto la IIPA (International Intellectual Property Alliance) a chiedere al Governo USA l’inserimento dell’Italia nella lista nera “Special 301”. La IIPA raccoglie gli industriali della discografia (RIAA), del cinema (MPAA), del software (BSA) e tanti altri soggetti statunitensi; la Special 301 lista, invece, tutti i paesi che non rispettano il copyright e il diritto d’autore americano.
Stando a quanto riferito dal presidente della BSA, Robert Holleyman, i membri della IIPA accusano l’Italia di non garantire a dovere il diritto d’autore perché la legge italiana proteggerebbe e riguarderebbe solo le opere contrassegnate dal bollino SIAE. Un bollino a pagamento che non proteggerebbe, secondo la IIPA, le opere sulle quali non sia stato apposto. Di qui la decisione di spingere presso il Governo per portare l’Italia nella lista dei cattivi.
L’accusa, dunque, è che la nuova severa legge italiana sul diritto d’autore, che è stata sponsorizzata proprio dalla BSA, non è “completa”.
L’inserimento dell’Italia nella Special 301, lista utilizzata dalle imprese USA per valutare opportunità di investimento e commercio, potrebbe portare a seri problemi negli scambi tra i due paesi.