Murray Hill (USA) – Considerato il padre delle teorie dell’Informazione, che hanno contribuito alla nascita delle tecnologie dell’informazione, è morto sabato scorso ad 84 anni Claude Elwood Shannon.
Matematico dei prestigiosi Bell Labs negli anni della seconda guerra mondiale, Shannon viene ricordato per aver posto le fondamenta del pensiero moderno sulle origini e le dinamiche dell’Informazione e delle tecnologie ad essa legate. Una problematica alla quale ha applicato modelli matematici per spiegarne flussi, orientamenti e per prevederne sviluppi e potenzialità.
Le sue “visioni” partivano da dati tecnici, come le potenzialità dei mezzi di comunicazione, spingendosi con largo anticipo sulle possibilità e limiti del veicolo telefonico, delle comunicazioni su materiali ottici e successivamente sul wireless. In una nota, i Bell Labs ricordano Shannon, spiegando che la sua massima capacità, fondamentale per le ricerche moderne, è stata quella di “definire i limiti dei processi di engineering”.
Shannon ha portato la sua Teoria dell’Informazione alle estreme conseguenze: in questa fotografia, Shannon sta sperimentando il mouse elettromeccanico Theseus, un device che rappresenta uno dei primi tentativi di insegnare ad una macchina come apprendere. Un esperimento considerato il primo nel campo dell’intelligenza artificiale.
La più celebre pubblicazione di Shannon è il suo saggio, del 1948, “A Mathematical Theory of Communication”, in cui afferma: “Il problema fondamentale della comunicazione è riprodurre in un dato punto l’esatto o quasi esatto messaggio scelto in un altro punto”.
Shannon era nato a Petoskey, in Michigan, il 30 aprile del 1916. Ha continuato le proprie ricerche nei laboratori Bell fino al 1972. Dopo molti anni al MIT era stato nominato professore emerito nel 1978.