Palo Alto (USA) – Il peer-to-peer dilaga e i suoi fan si moltiplicano rapidamente anche nella grande industria della tecnologia. Da Napster in poi, non soltanto gli utenti sono stati catturati da questo nuovo modo di condividere e scambiare file ed altri contenuti in Rete, ma anche i colossi del settore hanno drizzato le antenne e hanno iniziato a fiutare nuove opportunità di business.
Dopo l’annuncio del progetto Farsite di Microsoft e il grande interesse mostrato da Intel per le tecnologie peer-to-peer, dopo le visioni di Ray Ozzie è ora la volta di Sun, che ha recentemente svelato il suo progetto Juxtapose (Jxta) e che ieri ha acquistato una sturt-up già operante nel settore.
Il nuovo acquisto si chiama InfraSearch, la prima società ad aver sviluppato un motore di ricerca basato sull’architettura file-sharing di Gnutella. La tecnologia di InfraSearch dovrebbe permettere ricerche molto più rapide di quelle permesse dalle attuali reti peer-to-peer e, al pari di queste, consentire report dei risultati aggiornati in tempo reale e possibilità di compiere ricerche in rete al di fuori dei normali sistemi di indicizzazione testuale, tipici dei più noti “ragni” del Web.
Sun sostiene che la tecnologia di InfraSearch si sposa in modo naturale con Jxta, un progetto open source (licenza Apache) ancora allo stato larvale con cui Sun spera di sviluppare una piattaforma aperta per la ricerca, condivisione e archiviazione di informazioni chiave che consentano, a suo dire, di “avvalersi di tutta la reale potenza di Internet”: qualcuno l’ha definita la Microsoft.NET del peer-to-peer.