Germania, ipervelocità su rete elettrica

Germania, ipervelocità su rete elettrica

Dal primo luglio i tedeschi potranno collegarsi ad Internet con i servizi ultraveloci del principale fornitore di energia elettrica della Germania. E il prossimo passo per la RWE sono i mercati europei
Dal primo luglio i tedeschi potranno collegarsi ad Internet con i servizi ultraveloci del principale fornitore di energia elettrica della Germania. E il prossimo passo per la RWE sono i mercati europei

Hannover – Sta destando enorme interesse, dopo la presentazione ufficiale alla fiera tecnologica del CeBIT, l’offerta “Powerline” di RWE, il colosso dell’energia tedesco.

RWE, infatti, ha lanciato un’offerta che dal primo luglio consentirà di aggiungere all’utenza elettrica anche quella Internet, con una velocità di trasmissione dati pari, sulla carta, a 30 volte quella dell’ISDN.

L’azienda fa le cose sul serio. Ha presentato un intero sito per spiegare che la tecnologia realizzata insieme al partner svizzero Ascom non solo ha superato gli ostacoli tecnici che fino ad oggi si sono frapposti per l’offerta di connettività Internet su rete elettrica, ma anche che intende conquistare mercati europei, latinoamericani ed asiatici.

Il ruolino di marcia è già fissato: il primo luglio partirà “RWE PowerNet” con servizi e offerte specifiche per le aziende e le famiglie, nell’ottica di fornire una banda sufficiente a trasmettere e ricevere dati, video, audio e di essere collegati permanentemente, sul modello di quanto già avviene con le tecnologie DSL che in Germania conoscono da tempo una rapida diffusione. La lotta sul mercato proprio con i sistemi DSL sarà dura, considerando che Deutsche Telekom ha già installato 400mila postazioni ADSL presso i propri clienti e altri 450mila sono in lista d’attesa.

L’elemento chiave che farà presto capire se PowerNet potrà o meno affermarsi come reale alternativa alle tecnologie esistenti è naturalmente il fronte del prezzo. Se riuscirà a collocarsi sotto i costi delle linee veloci DSL, gli analisti vedono come probabile il suo successo e la sua espansione in alcuni altri paesi europei, mediante gli accordi internazionali di cui parla l’azienda.

“Intendiamo riportare Internet – ha sostenuto il CEO di RWE, Manfred Remmel – a quello che dovrebbe essere: un medium veloce che offre a molti la possibilità di scambiare informazioni a basso costo”. I progetti della RWE sono quelli di assicurarsi almeno 20mila abbonati entro la fine del 2001, imponendo tariffe che sono basate però sulla quantità di traffico dati effettuato, un elemento che potrebbe scoraggiare l’uso da parte degli utenti che nelle tecnologie concorrenti, come l’ADSL, cercano sì una connessione permanente ma anche una banda da sfruttare per il passaggio di grandi quantità di dati.

Le prime tariffe prevedono un canone mensile di base di 49 marchi al mese con un limite di traffico di 250 megabyte. Con 69 marchi ci si potrà assicurare un gigabyte di traffico (99 marchi per 2 GB) mentre con 249 marchi le aziende potranno sfruttare fino a 10 gigabyte di traffico. In più, ci sarà per gli utenti il costo del modem Ascom il cui prezzo varia tra 199 e 349 marchi.

Le ambizioni di Ascom non sono da meno di quelle di RWE. L’azienda svizzera ha infatti già spiegato che mira a diventare leader di mercato nelle tecnologie di connessione su rete elettrica, tecnologie che a suo parere consentiranno alle aziende elettriche di mezzo mondo di competere con i fornitori di connettività tradizionale.

I sistemi Ascom si compongono di adattatori di energia che “traducono” i segnali dati della rete a banda larga in frequenze che possono essere trasmesse su cavo elettrico. I modem ad hoc si occupano di tenere separati in casa i dati dalla corrente elettrica.

“La tecnologia Powerline – afferma Ascom – trasmette i dati con una velocità che raggiunge i due megabit al secondo ed è pertanto di gran lunga più veloce dell’ISDN”. “Il cliente – continua l’azienda – può accedere ad Internet da ogni presa a muro della propria abitazione. Non è più necessario un cablaggio aggiuntivo dell’edificio con cavi di comunicazione. L’accesso ad Internet ad alta velocità è inoltre fruibile 24 ore su 24 (“always on”), senza che l’utente debba entrare in rete con le note disagevoli procedure di log in”.

L’azienda sostiene di aver ormai superato i problemi che sul piano tecnico hanno impedito per lungo tempo di sfruttare la linea elettrica come veicolo per la trasmissione di dati. Ciò non toglie, fa notare qualcuno, che vi siano ancora problemi di natura amministrativa e regolamentare, perché i servizi di connettività, anche se forniti su rete elettrica, rientrano comunque nelle direttive e nelle normative delle telecomunicazioni, e sembra palese il ritardo degli enti regolamentari tedeschi rispetto alla novità introdotta da RWE-Ascom. Un problema che non sembra comunque destinato a tenere a freno il progettone dal sapore rivoluzionario della RWE. Va detto che RWE e Ascom non sono certo i primi a pensare a soluzioni di questo tipo e sempre in Germania il fornitore elettrico EnBW spera di poter collegare 7500 utenti la prossima estate in modo simile a quello previsto dall’accordo RWE-Ascom, che mira però ad un bacino di utenza potenzialmente molto più vasto.

E se il colosso tedesco Siemens ha recentemente affermato di non essere interessato a lavorare con le tecnologie Powerline, sostenendo di voler spingere su quelle ADSL, Ascom ha già “avvertito” di essere in parola con altre imprese tedesche dell’energia per la fornitura dei propri sistemi di trasmissione dati su rete elettrica. “Entro il 2001 – ha spiegato l’azienda – inizieremo una produzione di circa 100mila unità all’anno”. E Ascom vuole espandersi in Europa, sudAmerica e sud-est asiatico.

A testimoniare che RWE ed Ascom non scherzano, c’è anche l’annuncio, sempre al CeBIT, con cui RWE ha confermato l’accordo con la brasiliana Cia Paranaense de Energia Eletrica (Copel) per la fornitura di un sistema di testing per 50 famiglie nello stato del Paranà. Test che partirà a maggio.

A prepararsi alla “grande battaglia” della Internet elettrica è anche l’israeliana Main.net Communication che ha sfruttato il CeBIT per presentare la propria versione delle tecnologie necessarie per veicolare dati su rete elettrica. Progetti che vanno soprattutto nella direzione della connettività domestica e nell’integrazione tra gli attuali device informatici e di collegamento con la televisione e gli altri sistemi elettronici della casa. “Tutti – ha affermato Main.net – hanno a casa una infrastruttura elettrica. La nostra tecnologia trasforma ogni presa della casa in un punto di comunicazione”.

Anche Main.net sembra fare sul serio, visto che sta sviluppando collaudi del proprio sistema in sei paesi europei e anche in Germania, a Mannheim, dove sono 200 le famiglie che stanno collaudano le capacità dell’MVV, il sistema sviluppato da Main.net.

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Pubblicato il 26 mar 2001
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