Freemail allo sbando?

Freemail allo sbando?

Da quando Freemail, servizio di email gratuita, è stato acquisito da Supereva, tanti piccoli disagi per gli utenti sembrano minare il motto - Più internet per tutti - decantato nei manifesti in stile elettorale
Da quando Freemail, servizio di email gratuita, è stato acquisito da Supereva, tanti piccoli disagi per gli utenti sembrano minare il motto - Più internet per tutti - decantato nei manifesti in stile elettorale


Roma – Nel novembre scorso, Supereva ha acquisito dalla Clamm il sito www.freemail.it , storico servizio di mailbox gratuita fornita con il vantaggio di poter essere consultata tramite POP3, quindi con i programmi di posta elettronica, oltre che dal browser. Ma da allora gli utenti hanno dovuto mandar giù qualche rospo di troppo…

Nei primi giorni della nuova gestione, una maldestra operazione di posta ha reso il popolare servizio una sorta di “mailing list” aperta! Il webmaster aveva infatti creato un account utentifreemail@freemail.it per inviare le comunicazioni interne, ma qualche utente ha astutamente utilizzato l’indirizzo per fare spamming, sfruttando il fatto che questo faceva un redirect a tutti (o almeno ad una parte) gli utenti freemail.

Ecco il testo della mail del primo dicembre: “Gentile utente, ci scusiamo per eventuali problemi di freemail.it verificatesi nella giornata di ieri giovedì 30 novembre 2000. Se hai ricevuto dei messaggi da persone sconosciute non ti devi preoccupare per la tua privacy, il tuo indirizzo email non è stato reso visibile. Si è trattato di un problema temporaneo tempestivamente risolto. Cordiali saluti, Webmaster.”

Dopo questo avvio non proprio in grande stile, in questi giorni si assiste a disservizi continui. Uno dei più frequenti consiste nell’impossibilità di scaricare la posta per un non specificato “Internal server error” o nel rimescolamento dei messaggi che arrivano anche dopo giorni e senza ordine cronologico. A questo si aggiunge la perdita di qualche e-mail e, non ultimo, il disagio di essere cancellati da mailing list a cui si è iscritti perché, risultando la casella “bouncing” (i messaggi tornano indietro), i vari majordomo provvedono alla cancellazione automatica…

Se i manifesti in stile elettorale che si sono visti nelle strade d’Italia, con una ridente Supereva in doppiopetto, promettevano “Più internet per tutti”, finora sembra che i risultati non siano dei migliori. Se non altro, si può dire che in questo caso Supereva, come spesso i politici che scimmiotta nel già citato manifesto, prometta molto e mantenga poco…

Tony Siino

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Pubblicato il
28 mar 2001
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