Worcester (USA) – Le “faccine”, o “emoticon”, fanno ormai parte integrante della cultura digitale, sia che si tratti di Internet (e-mail newsgroup, chat), che di altri servizi di messaggistica testuale, come gli SMS dei telefoni cellulari.
Per chi oggi è abituato a utilizzare questi servizi di messaging, le faccine create nel 1981 dallo scienziato Scott Fahlman sono una risorsa insostituibile, un mezzo conosciuto e sfruttato internazionalmente.
Pochi sanno, però, che il vero primo autore dello “smiley” fu l’inventore di un “logo” coloratissimo, la classicissima faccina tonda e gialla composta da due puntini (gli occhi) e una mezza luna (la bocca sorridente). L’inventore era Harvey R. Ball, spentosi giovedì scorso all’età di 79 anni. La sua invenzione, “convertita”, si fa per dire, da Fahlman in caratteri ASCII, nacque nell’ormai lontano 1963.
La storia vuole che Ball abbia creato la prima faccina sorridente su commissione della State Mutual Life Assurance Cos. of America, un’assicurazione americana che voleva alzare il morale dei suoi dipendenti dopo una recente fusione con un’altra compagnia.
Ball, che ricevette per il suo lavoro un compenso di 45$, non tentò mai di brevettare la sua Smiley Face, motivo in più perché questa nel giro di pochi anni conoscesse un successo clamoroso finendo su decine di milioni di figurine, magliette, berretti, spot, logo e, nel 1999, persino su un francobollo dell’U.S. Postal Service.