Roma – “Il diritto d’autore si applica anche alle suonerie per i telefoni cellulari che vengono rese disponibili tramite Internet. La SIAE ha stabilito in 194 lire il costo per il diritto di autore da applicare alle suonerie che riproducono brani coperti da copyright”. Così prende l’avvio un comunicato Wikey con cui l’azienda, specializzata nei servizi wireless, ha ricordato ieri di aver sottoscritto un accordo con la SIAE per l’utilizzo dei brani “protetti”, come le suonerie del cellulare.
La questione dei diritti d’autore sulle suonerie appare centrale in misura crescente per utenti ma soprattutto per produttori di telefoni cellulari e accessori. Il numero di “jingle” disponibili sui telefonini in circolazione in questi mesi e la popolarità del cellulare in Italia costituiscono “un’accoppiata” che suscita la golosità dei detentori dei diritti musicali.
Non è un caso che ieri, sui forum di Punto Informatico, abbia suscitato molto rumore la notizia secondo cui i discografici avrebbero valutato in più di un milione di dollari al giorno le perdite mondiali dovute a trilli e squilli dotati di melodie “protette” e non remunerate.
Sembrano dunque destinate a non rimanere isolate iniziative come quelle di Wikey che, oltre ad aver stretto un accordo con la SIAE, si dedica anche alla produzione di “suonerie originali” per mano della “The Wikey Band”, le cui “composizioni” sono già disponibili presso InWind….