Speciale/ Le flat-rate sopravvissute

Speciale/ Le flat-rate sopravvissute

I provider che offrono un contratto a canone fisso sono molti, ma molti sono gli utenti che ancora soffrono di gravi problemi con i propri fornitori. Ecco una cronistoria delle flat e le flat che vogliono vivere
I provider che offrono un contratto a canone fisso sono molti, ma molti sono gli utenti che ancora soffrono di gravi problemi con i propri fornitori. Ecco una cronistoria delle flat e le flat che vogliono vivere


Roma – L’era della Tariffa a tempo
Poco più di un anno fa, nessuno in Italia aveva ancora sentito parlare di Flat. “Meglio così”, penseranno coloro che dalla flat hanno ricevuto solo delusioni. E ‘ innegabile, però che, all’epoca, tutti sognassero la flat, la morte della tariffa a tempo, la libertà di navigare; si è tenuto anche un famoso NetStrike per auspicare l’avvento di tale servizio in Italia.

Ma chi vaneggiava di “contratti senza limite di tempo” per la navigazione, era considerato dagli altri utenti come un utopista, un sognatore. Un illuso. Tutti, però, sia gli idealisti sia i realisti e rassegnati, erano uniti dal comune destino ed entrambi si ritrovavano, insieme, a scrutare di malanimo i “net-friend” americani.

Loro sì che potevano godersi Internet, collegati senza limiti di tempo; da noi la rete era solo un universo luminoso, rinchiuso di colpo in un baule ossidato dal tempo. Una novità sciupata dalla fretta, dalle lancette implacabili che segnavano il nostri minuti di connessione. Poi è arrivata la flat, salutata da ogni parte con gioia, mista ad incredulità: l’America era scesa anche in Italia? Tutti coloro che erano soliti connettersi spesso, si gettarono a capofitto nell’offerta flat; e molti di questi se ne pentirono.

La storia (dolorosa) della flat è nota, ma giova ripassarla brevemente.

La caduta di un sogno
“Il servizio permette agli utenti di utilizzare Internet a tempo illimitato, pagando solo il primo scatto di collegamento e un canone fisso mensile (…) Con l’offerta flatrate, Galactica abbatte il muro della tariffa a tempo per la connessione a Internet, che – secondo gli analisti – è la principale motivazione del gap tecnologico del mercato europeo nei confronti di quello statunitense.
Infatti, se da una parte i servizi di accesso gratuito a Internet hanno permesso a numerosi utenti europei di scoprire la rete, dall’altra non hanno abbattuto tutte le barriere, per cui i consumatori europei rimangono online molto meno dei loro omologhi statunitensi”.

Abbiamo citato lo storico annuncio di Galactica, del 21-03-2000, con cui la flat approdava in Italia (e in Europa). I toni del comunicato erano solenni, come il proclama di una rivoluzione; e come tale venne accolta dalla comunità dei navigatori italiani. Finalmente si poteva rimanere connessi tutta la notte, per scaricare canzoni, programmi, “macrare” ad Ultima Online !

Non era ancora venuto il tempo delle delusioni: dopo Galactica, selve di provider si gettarono nell’affare flat; le società avevano scoperto la miniera d’oro degli utenti provati da lunghi anni di TUT e bollette astronomiche.

E tutti offrivano connessioni “24 ore su 24, 365 giorni l’anno”. Come non approfittarne? E nessuno, proprio nessuno, nemmeno i sospettosi realisti di prima (nel frattempo convertiti anche loro al sogno della flat), badò troppo a un particolare. Nei contratti flat è di solito specificato, infatti, che il rapporto modem-utenti non è 1:1 (con Galactica è 1:5). Che vuol dire? Ogni linea è spartita da 5 utenti (non sempre gli stessi, ma stabiliti dinamicamente). Se uno di quelli ipotetici cinque è connesso, gli altri trovano la linea occupata.


All’inizio però i clienti non erano ancora molti ed era ben raro che questa eventualità si verificasse; poi crebbe sempre più il numero di abbonati e il problema esplose in tutta la sua evidenza. Troppe persone connesse, infrastrutture delle reti e dei server insufficienti.

Risultato? Gli utenti hanno trovato sempre più spesso occupato, perché molti rimanevano connessi parecchie ore di seguito; ben presto la situazione è diventata insostenibile. Galactica è stato il primo provider a fornire contratti flat rate ed anche il primo ad affrontare questo problema. Il polverone che ne seguì è noto a tutti: utenti insoddisfatti, provider intolleranti verso chi rimaneva connesso troppo a lungo. Proteste furiose, rescissioni del contratto, azioni legali (ancora in corso). Qui un articolo , per i dettagli della questione. Gli altri provider che avevano seguito Galactica nell’impresa, si sono trovati ben presto in situazioni anche più difficili da gestire; tutti, in un modo o nell’altro, sono corsi ai ripari.

In un articolo sono riassunte le contromisure prese da alcuni provider: Libero@Sogno e Aruba alzano improvvisamente le loro tariffe flat; NetBusiness addirittura cessa di fornire servizi flat e torna alla TUT. InternetZero cambia tutto e PlanetSec inizia una lunga odissea tuttora in corso.

La fine di un sogno? Forse è una conclusione prematura. Sono molti, infatti, i provider che ancora credono nella flat, riveduta e corretta. Alcuni hanno alzato le tariffe; altri cercano d’impartire un po ‘ di Netiquette agli utenti per scoraggiare connessioni troppo prolungate. Lorenzo Podestà, amministratore delegato di Galactica, ha infatti dichiarato, dopo che i problemi della flat si erano già manifestati: “Siamo convinti che… questo modello di business sia del tutto percorribile, a fronte di una serie di inevitabili aggiustamenti, dovuti anche alle necessità di aggiornamento delle infrastrutture di telecomunicazione italiane”.

L’elenco di provider che seguirà in questo speciale dimostra quanto ampia sia la scelta per chi voglia sottoscrivere un contratto flat. La presenza di numerosi concorrenti è di solito un indice positivo e attesta che quel settore di mercato è ancora in buona salute.

Questo basta a far sì che i futuri utenti si possano affidare senza troppe ansie ad un contratto flat rate? Con prudenza: questi servizi sono ancora in una fase di assestamento in Italia e la loro stabilità dipenderà molto da come i provider riusciranno a riorganizzare le loro reti a fronte di una rete infrastrutturale ancora non all’altezza. Se verrà trovata una soluzione ottimale per far convivere tutti gli utenti senza spargimento di sangue, allora si potrà annunciare che la Flat Rate è risorta, come un’araba fenice.

L’alternativa, per chi è abituato a connettersi a lungo, è la sottoscrizione di un contratto ADSL. La flat rate rimane però l’unica via per coloro che abitano in un luogo non fornito di reti a “banda larga”. La differenza di prezzo tra i due contratti è andato riducendosi; nel caso di Aruba, per esempio, la flat “totale” (attiva 24 ore su 24) costa addirittura più della ADSL.

Ma ecco le flat-rate che non si arrendono.


Active Network
Le quattro offerte garantiscono tutte 32kb/s di linea media; le prime tre permettono una connessione illimitata nel tempo. La tariffa Standard Rate, si distingue da Quality of Surfing per il differente rapporto tra utenti e modem: per la prima è 1:6, per la seconda 1:4. Ovviamente questa differenza si riflette sul prezzo: Quality of Surfing costa 69.000 al mese (IVA inclusa), contro le 59.000 al mese (IVA inclusa) di Stardard Rate.
Active Network sta anche offrendo una particolare Flat, ricaricabile: ReActive offre le stesse opzioni di Quality of Surfing e permette 50 ore di connessione a 41.000 lire IVA esclusa.
La quarta tariffa è quella Business, l’unica con limitazioni di tempo: è attiva solo nelle ore di lavoro (8.00-18.30 i feriali, 8.00-12-00 il sabato, la domenica esclusa) e costa 61.000 lire al bimestre, IVA esclusa.
L’abbonamento si può pagare in modo annuale, bimestrale o trimestrale.

Aruba
Cinque offerte, di cui due ricaricabili. Queste ultime sono SempreVerde 50 e VerdeNight 70. La prima offre 50 ore di navigazione a 15 lire al minuto, la seconda 70 a 11 lire al minuto ma solo dalle 20.00 alle 8.00. In entrambi i casi l’IVA è esclusa. L’offerta base di Aruba è NoStop light, per connettesi fino a 100 ore al mese, quando si vuole, al prezzo di 50.000 lire al mese (IVA esclusa). No Stop Pro non ha limiti di tempo, invece, e costa 80.000 lire al mese, IVA esclusa. No StopNight permette invece la connessione dall’1.00 alle 8.00, per 135.000 lire l’anno (IVA esclusa); è l’unico contratto annuale (gli altri sono mensili). In tutte le offerte è garantito un rapporto modem-utenti di 1:4.

Clic
Questo provider distingue le tariffe per la linea analogica da quelle per il digitale. Chi ha l’ISDN quindi pagherà di più. MyFlat e SuperFlat sono per l’utenza con modem a 56k, mentre GoFlat e JollyFlat per l’ISDN.
I canoni mensili delle quattro tariffe sono, rispettivamente, di 49.000, 58.333, 82.500, 149.500 lire. In tutti i casi l’IVA è esclusa. Il rapporto utenti-modem è sempre 1:4 e non ci sono limiti di tempo in nessuna della tariffe. Da cosa dipende la differenza di prezzo? Da altri particolari: con JollyFlat si possono collegare sino a 5 persone in LAN; MyFlat costa meno di SuperFlat, invece, perché prevede limitazioni nella casella di posta elettronica (massimo 5 MB).
I prezzi delle tariffe sono inferiori se si anticipa tutta la quota annuale in un solo pagamento.

Edi&Sons
Quattro tariffe, divise per fasce orarie. EdiFlat è il classico abbonamento completo, senza limiti di tempo, a 49.000 lire al mese (IVA inclusa). EdiMoonFlat è invece notturna (dalle 24.00 alle 9.00) per 14.000 lire al mese (IVA inclusa). EdiWeekend è una flat serale (come la precendente), che nei giorni festivi, però, assicura la connessione 24 ore su 24. Il prezzo è di 29.000 lire al mese IVA inclusa. Edi-One-Flat è adatta, invece, a chi non necessità di una connessione prolungata e fissa; con 29.000 lire al mese, IVA inclusa, ci si può collegare al massimo per un’ora di seguito. Poi ci si potrà riconnettere. Ma attenzione: con EdiOne-Flat è previsto lo scatto alla risposta (127 lire IVA esclusa).
In tutte le tariffe il rapporto modem-utenti è di 1:5 e l’abbonamento è pagabile solo annualmente in un’unica soluzione.
Proprio in queste ore Edi&Sons ha comunicato che il collegamento al numero verde è temporaneamente sospeso…


Galactica
Galactica propone contratti separati secondo il tipo di connessione (ISDN o analogica).
Per molti aspetti, le offerte di Galactica sono paragonabili a quelle di Clic. Le due flat classiche sono Galaflat56 (a 70.000 lire al mese IVA inclusa) e Galaflat64 (a 99.000 lire al mese IVA inclusa). Più recenti, sono la Galaflat Easy e la Galaflat Lan 5. La prima è davvero il modello base per Galactica: come Galaflat56, ma con un limite alla casella di posta elettronica (5 mb massimo) e un prezzo ridotto (49.000 lire al mese IVA esclusa). La seconda è invece la flat più avanzata: prevede una connessione digitale con una lan sino a 5 persone (149.000 lire al mese IVA esclusa). Tutte le tariffe sono senza limiti di tempo e con un rapporto modem-utenti di 1:5.
Contratto annuale con pagamento mensile.

Infostrada
La flat di questo operatore è Libero@Sogno. Questa società, come la maggior parte, ha scelto la strada delle fasce orarie. Esiste solo una Flat serale, per cui si può parlare di semiflat.
Ci si può connettere dalle 18.30 alle 8.00 i giorni feriali e 24 su 24 i festivi. Il prezzo è di 35.000 lire IVA esclusa. Nelle altre fasce orarie è possibile comunque connettersi, ma a costo di una telefonata urbana con listino Infostrada.
Il rapporto modem-utenti non è fissato contrattualmente. Per quanto riguarda l’assistenza tecnica agli utenti, Libero@sogno si distingue dagli altri provider, che offrono un servizio di helpdesk gratuito o, in altri casi, al costo di una telefonata urbana; per l’assistenza di Libero@Sogno bisogna infatti pagare 395 lire al minuto + 200 Lire di addebito alla risposta, IVA esclusa.

Micanet
Le offerte di questo provider prevedono diverse tariffe in base sia alla durata del contratto scelto sia alle fasce orarie. Con pagamento annuale, sono previste: Flatnet Full (a 650.000 lire all’anno IVA esclusa, senza limiti di tempo), Flatnet Night (da mezzanotte alle 8.00 a 150.000 lire all’anno, IVA esclusa) e Flatnet Morning (dalle 9.00 alle 14.00 nei giorni feriali e 24 ore su 24 nei festivi), a 295.000 lire all’anno, IVA esclusa. Se si desidera un contratto senza limite di tempo, ma con scadenza in tempi più brevi, si può optare per Flatnet Full 90 Days (dura 90 giorni), a 250.000 lire IVA esclusa; oppure per Flatnet Full 60 Days (dura 60 giorni) a 99.000 lire IVA esclusa.
Il rapporto modem-utenti è di 1:5.

Wind
Internet No-Stop di Wind è un’opzione per la navigazione a costo fisso mensile, attivabile sugli abbonamenti 1088 Light e 1088 24 ore Light (basati sul calcolo degli scatti telefonici), per trasformarli in una flat. Per questo motivo, non è previsto un rapporto modem-utenti prestabilito, come nei normali contratti flat-rate. Il canone è mensile (60.000 lire IVA inclusa) e permette di navigare 24 ore su 24.

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Pubblicato il
16 mag 2001
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