Web – Nel lontano 1982, quando 1 MHz “era come” un GHz di oggi ed i costosissimi modem di allora macinavano poche centinaia di byte al secondo, nasceva il Commodore C64, uno degli home computer più gloriosi e longevi della storia.
Sarebbero occorsi altri 11 anni prima che un certo Tim Berners-Lee s’inventasse il World Wide Web e, da lì, Internet cominciasse ad espandersi anche al di fuori del mondo accademico e militare.
Chi avrebbe mai potuto dire, allora, che anche il C64 avrebbe fatto girare un “coso” chiamato Web browser? Eh già, il vetusto home computer che ha fatto divertire almeno un paio di generazioni di bambini e adolescenti oggi, dall’alto dei suoi 0,985 MHz, riesce a visualizzare pagine HTML, immagini, hyperlink e contenuti dinamici: il tutto supportando velocità di connessione fino a 56 Kbps.
Gli autori di questo piccolo miracolo di programmazione sono gli sviluppatori della Computer Workshops che, proprio recentemente, hanno aggiornato il loro software HyperLink affinché supporti lo standard HTML 1.0 (l’1.1 alla prossima versione), immagini GIF e JPEG, WAP e WML, mouse e cache su disco.
Gli autori di HyperLink hanno addirittura creato un portale, HyperPlanet, appositamente consultabile dal proprio C64 e contenente news, motore di ricerca e quant’altro.
Il software costa 7$: una cifra che quelli della Computer Workshops sostengono possa valere l'”ebbrezza” di solcare il mare magnum di Internet a cavallo di un C64.