Roma – A poche settimane dal lancio giapponese , ed in attesa di quello, ormai imminente, americano, il Game Boy Advance (GBA) si trova già ad essere emulato da diversi programmilli reperibili su Internet.
Non sorprende che anche il nuovo giocattolino di Nintendo abbia finito per essere emulato via software, ma di certo lascia un po ‘ stupiti la rapidità con cui in Rete abbiano cominciato a circolare gli emulatori e le prime ROM di un prodotto che qui in occidente deve addirittura ancora raggiungere il mercato.
Secondo la rivista elettronica CVG, sarebbero già oltre una trentina i titoli disponibili in Rete sotto forma di ROM, i cosiddetti file contenenti il codice binario dei giochi e utilizzabili con gli emulatori: fra questi vi si troverebbero Ready 2 Rumble, Mario Advance e Kuru Kuru Kururin.
Nintendo, contattata da CVG, ha espresso stupore per la presenza di emulatori e giochi in Rete per il GBA, ed ha sostenuto che l’emulazione andrebbe evitata perché si tratta, né più né meno, di una forma di pirateria: le ROM dei giochi, infatti, sono coperte da diritto d’autore. Il colosso giapponese ha detto che rilascerà al più presto delle dichiarazioni ufficiali in merito a questi fatti.
“Giocare ai giochi per GBA su di un PC fallisce l’obiettivo del GBA e la capacità di ‘giocare ovunque ed in qualunque momento'” ha dichiarato un portavoce di Nintendo.
CVG afferma inoltre che molte di queste ROM conterrebbero molti bug e non girerebbero a piena velocità, motivo in più, sostiene la rivista, per evitare quei siti che ospitano questi giochi illegali.
Punto Informatico ha fatto una piccola ricerca in Rete e senza troppa difficoltà ha potuto trovare ben quattro differenti emulatori per il GBA, anche se purtroppo è mancato il tempo di provarli. Gli emulatori sono iGBA (il sito originario, di cui forniamo il link, sembra sparito nel nulla, ma con un po’ di pazienza è sempre possibile ripescare il programma altrove), Virtual GBA (shareware, costa 35$), Mappy Virtual Machine (freeware) e BoycottAdvance (cardware).
Secondo alcuni analisti, l’emulazione difficilmente può portare via quote di mercato a console e hand held da gioco, soprattutto perché questi dispositivi offrono funzionalità e comodità che il PC ed un emulatore non potranno mai offrire. E chissà che alla fine non si scopra che, in realtà, l’emulazione stimola gli utenti ad acquistare console e giochi originali…