Redmond – E’ con grandissimo imbarazzo che mercoledì scorso Microsoft ha dovuto annunciare quello che già era noto, cioè il fallimento anche del secondo tentativo di correggere una recente falla di sicurezza di Exchange, di cui demmo annuncio pochi giorni fa .
La storia ha inizio la scorsa settimana, quando l’azienda rilascia una prima patch per Exchange 2000. Ad un solo giorno di distanza Microsoft deve ammettere non soltanto che la falla riguarda anche Exchange 5.5, ma che la patch rilasciata in precedenza poteva causare, come segnalatoci anche da alcuni lettori, diversi problemi, fra cui il blocco del server Exchange.
Mercoledì, a diversi giorni dal rilascio della seconda patch, Microsoft è costretta nuovamente ad ammettere che, per errore, la seconda patch conteneva dei “file datati” e che, ancora una volta, questo ha comportato il blocco di numerosi server: e vai con la terza patch…
“Ieri (mercoledì, NdR), abbiamo scoperto che la versione aggiornata (della patch) conteneva file datati e che, come risultato, non correggeva il problema per cui era stata progettata”, ha dichiarato un portavoce Microsoft a Cnet. “Siamo incredibilmente dispiaciuti e ci scusiamo per ogni inconveniente”.
Alcuni media hanno sottolineato come questa figuraccia di Microsoft arrivi proprio a ridosso delle parole del suo vice presidente , Craig Mundie, che lo scorso mese accusò la comunità open source di rilasciare “codice insicuro”.