Roma – Sembra che sull’open source Microsoft sia intenzionata a passare dalle parole ai fatti. Come riportato ieri da Linux Today, nel contratto di licenza riguardante il software development kit (SDK) rilasciato con il Mobile Internet Toolkit (Beta 2), Microsoft lascia di fatto fuori dalla porta l’open source e tutto ciò che ha odore di codice free.
Una clausola della licenza, specificamente dedicata al software open source, impedisce di fatto agli sviluppatori di utilizzare strumenti di sviluppo free od open source in congiunzione con l’SDK.
Ecco il passo completo della clausola:
“(c) Open Source. I diritti di licenza dell’acquirente di questo software non consentono all’utente di (i) ridistribuire tale Software, in tutto o in parte, in congiunzione con Potenziale Software Virale (come definito sotto); e (ii) usare Potenziale Software Virale (es. tool) per sviluppare propri software che includano il Software, in tutto o in parte. Per quanto attiene a questo, “Potenziale Software Virale” significa software che sia dato in licenza secondo termini che: (x) creino o cerchino di creare doveri per Microsoft rispetto al Software stesso o (Y) garantiscano, o cerchino di garantire, a qualsiasi parte terza qualsiasi diritto o eccezione dai diritti di proprietà intellettuale di Microsoft o i diritti proprietari del Software.
Facendo un esempio, ma senza limitare quanto detto in precedenza, l’acquirente non deve distribuire il Software, in tutto o in parte, in congiunzione con qualsiasi Software Disponibile Pubblicamente”.
La licenza continua specificando che per “Software Disponibile Pubblicamente” si intende “ogni software che contiene, o sia derivato in qualsiasi modo (in tutto o in parte), da ogni software che sia distribuito come software free, software open source (es. Linux) o simili modelli di licenza o distribuzione”.
Microsoft fa poi espressamente riferimento alle seguenti licenze open source: GNÙs General Public License (GPL) o Lesser/Library GPL (LGPL), The Artistic License (es., PERL), Mozilla Public License, Netscape Public License, Sun Community Source License (SCSL) e Sun Industry Standards License (SISL). Come si può notare manca proprio la licenza BSD, quella utilizzata da porzioni di codice e da software correntemente utilizzati da Microsoft in alcuni suoi prodotti e servizi.
La versione integrale della licenza che accompagna il Microsoft Mobile Internet Toolkit Beta 2 può essere visionata qui .