Interviste/ Logitech: cordless è futuro

Interviste/ Logitech: cordless è futuro

I responsabili dell'azienda ribadiscono la sicurezza dei propri sistemi wireless e rilanciano. Ecco come si sta muovendo il principale produttore di mouse e tastiere. Presto anche in Italia il volante force-feedback per Playstation2
I responsabili dell'azienda ribadiscono la sicurezza dei propri sistemi wireless e rilanciano. Ecco come si sta muovendo il principale produttore di mouse e tastiere. Presto anche in Italia il volante force-feedback per Playstation2


Roma – Qualche tempo fa Punto Informatico aveva riportato la notizia dell’analisi di un esperto tedesco che metteva in dubbio la sicurezza delle tastiere wireless Logitech. Abbiamo chiesto chiarimenti a Logitech e ne abbiamo approfittato per fare il punto della situazione sulle produzioni dell’azienda con la responsabile marketing di Logitech Italia, Evita Barra.

Punto Informatico: ma allora sono sicure o no le tastiere cordless Logitech?
Evita Barra: Lo sono senz’altro. Sono più di 7 milioni i pezzi venduti nel mondo nel 2000, un dato che testimonia l’affidabilità della nostra offerta.
Occorre considerare che questi prodotti cordless sono rivolti ad un pubblico consumer, quindi ad un uso privato e standard. Le disquisizioni in merito a interferenze-intercettazioni sono accademiche, perché per ottenere certi risultati si avrebbe bisogno di strumentazioni professionali e specializzati che non si trovano sul mercato e non sono a disposizione dell’utente privato.
Nessuno naturalmente chiede ad una qualunque azienda di realizzare prodotti consumer a prova di 007…

Va detto che, invece, sul piano teorico questo livello di intercettazione si applica sia a livello cordless che infrarosso, a tutto quello che viaggia via infrarosso, come per i cellulari o i palmari.
I nostri sistemi sono invece testati per l’uso al quale sono destinati. Lavorano su una frequenza, 27 MHz, mentre i kit desktop venduti da Logitech (mouse + tastiera) lavorano su frequenze leggermente diverse per non interferirsi, e ogni prodotto ha un suo ID unico tra 1 e 4999, dunque non c’è alcuna possibilità di interferenza tra nostri prodotti (non c’è “cross talk”).

PI: Logitech sente il fiato dei concorrenti nel settore dei mouse e delle tastiere? Microsoft per esempio…
EB: Direi che solo nel caso del mouse ottico la concorrenza di Microsoft si è fatta sentire, sebbene Logitech da anni utilizzi la tecnologia marble-sensing, un sistema ottico, nelle trackball. Ma siamo certamente davanti, basti pensare che dal 1991 Logitech impiega la tecnologia cordless, offrendo oggi una gamma amplissima di prodotti, che non ha rivali.
La concorrenza c’è, da parte di Microsoft, su mouse, tastiere e periferiche di gioco. Creative è invece il nostro concorrente di riferimento per photo-web-cam e altoparlanti, seguita da Philips. Poi c’è naturalmente la fascia di produttori per l’entry-level, come Trust, produttori taiwanesi e via dicendo.


Con il progressivo aumento della disponibilità di banda larga, aumentano le applicazioni di videoconferenza e videochat. Che effetto ha questo sulle vendite di Logitech?
EB: In Italia la penetrazione internet è inferiore rispetto alla media europea e ai paesi nordici, una diffusione che non va sempre di pari passo con la diffusione delle webcam.
In Italia si va in controtendenza, perché ad una minore percentuale di utenti corrisponde una maggiore attenzione verso questi prodotti, perché l’italiano ama la comunicazione visiva. L’utilizzo della webcam ha arricchito la comunicazione svolta via email.
Nel primo trimestre dell’anno, tra gennaio e marzo, Logitech ha venduto nel mondo un milione di videocam, senza contare quelle comprese negli accordi di bundle con produttori di PC e partner.
Il ritmo di crescita di internet ha sicuramente fatto da motore per la vendita delle webcam ma ci sono altri fattori che vanno considerati nei singoli mercati.

Logitech che penetrazione ha sul mercato Apple?
EB: C’è una crescita in questo segmento, negli ultimi 12 mesi abbiamo visto il numero di periferiche compatibili Apple aumentare. Se prima erano pochi i prodotti Logitech compatibili con Apple, oggi il 70 per cento dei nostri prodotti è compatibile. Adesso possiamo dire a grandi linee che il nostro catalogo è rivolto agli utenti Mac ed Apple. E nei prossimi mesi allargheremo anche la gamma di webcam Logitech disponibili per gli utenti Mac.

Uno dei nodi essenziali della ricerca Logitech è stato quello dell’ergonomia dei prodotti per ridurre “l’impatto” di mouse e tastiere sull’utente. Una recente ricerca della Mayo Clinic sostiene che la sindrome del tunnel carpale ed altre patologie insorgono negli utenti di PC non più di quanto accada alla popolazione generale. Che ne pensa? Avete dati al riguardo?
EB: L’ergonomicità è una definizione soggettiva, non è scientificamente dimostrabile che un prodotto sia obiettivamente ergonomico. Il design dei nostri prodotti è pensato per consentire un utilizzo il più possibile “naturale” delle periferiche ma non bisogna dimenticare che sono moltissimi i fattori che possono influire sul fisico, dalla postura su una sedia alle ore passate davanti ad un monitor e via dicendo.
Non farei una associazione tra uno specifico prodotto e l’insorgenza di patologie, proprio per la varietà degli elementi in campo. Di certo la cura che si mette nella produzione dei prodotti ha un effetto benefico.

Quale è il futuro di Logitech? Dobbiamo aspettarci clamorose novità?
EB: Nei prossimi mesi Logitech intende spingere, anche in abbinamenti “kit”, i nuovi dispositivi cordless, innovando come ha fatto unendo sistemi cordless e sistemi ottici, e dunque rendendo più comode e meno ingombranti le interfacce di lavoro.
Al centro c’è anche il settore videocam e soprattutto quello delle Dual-Cam, il prodotto che funziona sia come webcam che come fotocamera digitale. Nei prossimi mesi, lavorando sulle capacità di memoria e sui sensori ottici, offriremo Dual-Cam per tutte le tasche.
Presto, questione di poche settimane, anche in Italia verrà lanciato il volante per Playstation2 che in Giappone in una settimana ha venduto 100mila unità e che punta su tecnologie avanzate di force feedback.

Intervista a cura di Paolo De Andreis

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Pubblicato il
4 lug 2001
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