San Diego (USA) – Il popolare formato di compressione video DivX, incubo dell’industria cinematografica, sta accelerando i tempi di sviluppo per l’ingresso sul mercato del multimedia, soprattutto quello legato allo streaming di contenuti on-line.
L’azienda che detiene la proprietà intellettuale del formato, DivXNetworks , ha appena rilasciato la prima beta del DivX 4.0, una nuova versione del codec DivX pensato per la commercializzazione.
Questa prima beta del DivX 4 è finalmente compatibile con tutte le versioni del formato, inclusa la diffusissima 3.11 alpha, e promette maggiori prestazioni sia in fase di codifica (dove viene dichiarata almeno 4 volte più veloce delle versioni precedenti) che di decodifica. La nuova versione permette anche la codifica di tipo “multipass” a due differenti bit rate, migliora la qualità visiva, consente una maggiore scalabilità nelle risoluzioni video e supporta tutte le più note applicazioni di codifica ed editing video.
Il DivX 4.0 beta può essere scaricato dal sito DivX.com in due differenti package: uno contenente solo il codec (427 KB) ed uno contenente anche un player (The Playa, in grado fra l’altro di riprodurre i video sullo sfondo di Windows), la documentazione e alcune utilità (708 KB).
DivXNetworks pare intenzionata a commercializzare il DivX Deux, nome in codice del nuovo formato basato sul cuore open source OpenDivX , entro l’anno. L’azienda ha già stipulato accordi con diversi fornitori di contenuti per il video-on-demand e si dice pronta a sfidare i formati proprietari di colossi come Microsoft, RealNetworks ed Apple.
Come si è detto in precedenza, il DivX 4 si poggia sul cuore open source sviluppato per OpenDivX in seno al Project Majo , un contenitore di progetti open source voluto e guidato dagli stessi fondatori di DivXNetworks.
Con il progetto OpenDivX gli autori originali del codec DivX hanno voluto rendere il proprio formato indipendente dalla tecnologia Microsoft (le versioni del DivX precedenti alla 4 erano infatti degli hacking del codec ASF integrato nel Windows Media di Microsoft). Grazie all’approccio open source di Majo, DivXNetworks può ora contare su un cospicuo numero di volontari che, oltre a portare avanti lo sviluppo del codec aperto del DivX, lavorano ad altri progetti paralleli per il porting del formato verso altre piattaforme o per consentirne lo streaming on-line.
A circa sei mesi dall’annuncio dell’inizio lavori, OpenDivX è già stato portato su tutti i maggiori sistemi operativi, fra cui Windows, Linux, Mac, Amiga e PocketPC, e sulle maggiori piattaforme hardware embedded, come MIPS, StrongARM, TriMedia e Phillips.
“DivX è divenuto popolare a causa della sua massiccia adozione partita dall’underground di Internet, non per gigantesche campagne di marketing”, ha dichiarato Jordan Greenhall, CEO e co-fondatore di DivXNetworks. “Abbiamo dato vita ad un progetto open source per dare alla comunità globale degli appassionati di tecnologie video che costituiscono il cuore del movimento DivX l’opportunità di divenire proprietari della tecnologia e contribuire al suo successo”.
Il formato DivX, basato sullo standard MPEG4, ha come ambizione quella di divenire uno standard grazie agli sforzi del DivX Advanced Research Centre (DARC), un gruppo internazionale di esperti nella tecnologia MPEG4.
Nella commercializzazione del formato, DivXNetworks lancerà anche il proprio DivX Distribution System (DDS), una rete di server e di strumenti Web che faciliteranno la distribuzione di video digitali a larga banda dai fornitori di contenuti verso i consumatori. DDS includerà sistemi di pagamento, meccanismi di digital rights management, localizzazione geografica e tecniche per la promozione dei contenuti.