Roma – I primi segnali di un procedere verso l’ambita mèta dell’e-government, del governo elettronico, arrivano da un annuncio di ieri del ministro all’Innovazione Lucio Stanca, un annuncio da 100 miliardi.
Questa la cifra complessiva che il ministero farà arrivare a regioni, province e comuni che aderiranno, producendo convincenti progetti di innovazione, ai bandi che saranno pubblicati a partire da questo mese.
Stanca, che ha annunciato la cosa nel corso di un convegno organizzato da Business International, ha spiegato che entro la fine di novembre dovrebbe essere pubblicato il primo bando, che riguarderà una tranche dei 100 miliardi. “Vi potranno partecipare – ha spiegato Stanca – gli enti locali che presenteranno progetti per servizi diretti ai cittadini, magari in cooperazione tra di loro”.
L’idea di fondo è costituire, attraverso il finanziamento di progetti dalle specifiche caratteristiche, alcune procedure e infrastrutture standard che possano servire da piattaforma per lo sviluppo di quella che viene definita “carta dei servizi nazionali in rete” e per arrivare, successivamente, alla carta di identità elettronica, uno degli oggetti su cui maggiori sono le speranze dell’esecutivo e più accese le polemiche dei sostenitori della privacy.
Nel corso del convegno, Stanca ha anche ipotizzato la realizzazione di un portale degli automobilisti: “Per ora è solo una idea, un sogno, ma avrebbe grosse potenzialità. Tutte le transazioni che fa un automobilista potrebbero passare attraverso un computer”. L’idea sarebbe di un servizio capace di coprire tutto quello che va “dalla denuncia di smarrimento della patente alla richiesta di un duplicato, dalla presentazione di domande di autorizzazione al pagamento del bollo: tutte queste cose si potrebbero fare comodamente da casa. Certo esistono dei limiti oggettivi, ad esempio per ottenere il duplicato della targa”.