Tokyo (Giappone) – Dall’oriente si sta facendo largo un codec MPEG-4 che, secondo gli esperti, ha caratteristiche tali da poter costituire uno standard per la prossima generazione di telefoni cellulari e PDA.
Il codec, chiamato Nancy e sviluppato dalla giapponese Office Noa, è in grado di codificare e decodificare flussi video nello standard di compressione MPEG-4 minimizzando l’occupazione di memoria e processore e salvaguardando la vita delle batterie.
Grazie ai suoi algoritmi ottimizzati, il codec gira anche in dispositivi con scarse risorse di calcolo. “Una CPU da 50 MIPS (50 milioni di istruzioni al secondo, pari all’incirca alla potenza di un Intel 486 da 66 MHz) – ha detto Koichi Kato, CEO di Office Noa – può comprimere e decomprimere un video a 30 frame per secondo nella risoluzione QCIF da 176 x 144 pixel. Non c’è nessun altro codec video software che può codificare e decodificare”.
Il codice per la compressione e la decompressione del video occupa dai 30 ai 40 KB di memoria e “consuma circa un decimo dell’energia rispetto ai codec MPEG-4 tradizionali”.
Nancy sta incontrando il favore di molti produttori giapponesi, coreani e cinesi. J-Phone lo utilizzerà nella sua prossima generazione di cellulari per spedire video e-mail; Sharp lo ha già incluso nel suo nuovo PDA Zaurus; Texas Instruments ne ha licenziato la tecnologia per integrarla nei suoi DSP per cellulari; LG Telecom lo adotterà per i suoi prossimi terminali di telefonia mobile.