Tu copi, lo dice il computer

Tu copi, lo dice il computer

Si estende negli USA l'utilizzo di sistemi capaci di individuare gli studenti che copiano. La tecnologia aiuta i docenti
Si estende negli USA l'utilizzo di sistemi capaci di individuare gli studenti che copiano. La tecnologia aiuta i docenti


Atlanta (USA) – Gli studenti dei corsi di “introduzione al computer” e di “programmazione orientata agli oggetti” del College of Computing di Atlanta sono controllati anche dal computer, che assiste i professori nella correzione dei compiti svolti in cerca di parti copiate da altri studenti.

In particolare questo software mette in evidenza tutte le parti dei codici di programmazione realizzate dagli studenti che risultano simili, permettendo ai professori di analizzare le somiglianze e di conseguenza smascherare gli studenti più pigri.

Kurt Eislet, direttore del College, assicura che gli studenti vengono informati prima dell’iscrizione ai corsi dell’esistenza di questo software, tuttavia “sembra che alcuni non credano alle capacità di questo programma oppure pensano di riuscire a non farsi beccare e corrono il rischio di essere scoperti”.

La “punizione” per aver copiato può raggiungere addirittura l’espulsione dalla scuola. ?Su 30 ragazzi che vengono scoperti dal programma – assicura Eislet – è possibile che solo una piccola parte sia in grado di dare una spiegazione plausibile del motivo per cui i codici scritti sono così simili”.

Il College of Computing utilizza questo programma da otto anni ma l’idea di controllare i compiti degli studenti con un software ad-hoc è stata ripresa anche da altri. Ad esempio dall’Università della Virginia, dove il professore Lou Bloomfield ha realizzato un programma capace di individuare frasi simili di almeno sei parole negli scritti degli studenti.

Da che mondo e mondo, i professori cercano di rendere inefficaci i sistemi di copiatura inventati dagli studenti. Un’esigenza crescente per i docenti: uno studio condotto nel 2000 aveva messo in luce che su 2.200 studenti di 21 scuole diverse il 10 per cento di questi aveva ammesso di aver copiato frammenti di materiale da Internet, mentre il 5 per cento aveva addirittura copiato interi passi e frasi.

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Pubblicato il
21 gen 2002
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