New York (USA) – E’ un’alleanza con i fiocchi quella che verrà annunciata oggi e che abbraccerà antiche rivali come Microsoft, IBM, BEA e, con tutta probabilità, anche Sun e Oracle.
Questi colossi daranno vita ad un consorzio chiamato Web Services Interoperability Organization (WSIO) che avrà il compito di dare maggiore coerenza al mercato dei Web service garantendo una base di compatibilità fra piattaforme differenti.
Per raggiungere il proprio obiettivo il WSIO intende promuovere quegli standard, esistenti e futuri, definiti da organizzazioni come il World Wide Web Consortium (W3C) e l’Organization for the Advancement Of Structured Information Standards (OASIS).
Il consorzio si preoccuperà, in primo luogo, di fornire agli sviluppatori delle linee guida per il corretto utilizzo degli standard esistenti, come SOAP (Simple Object Access Protocol), UDDI (Universal Description Discovery and Integration) e WSDL (Web Services Description Language), uno sforzo teso a garantire maggiore interoperabilità fra Web service ed a consentire alle aziende di portare il proprio business su Web con minor sforzo e minori spese.
L’alleanza sovrintenderà poi allo sviluppo dei futuri standard facendo in modo che questi forniscano direttive sull’implementazione di funzionalità basilari come la gestione dei sistemi per le transazioni, la sicurezza, l’identificazione e l’autorizzazione.
Nonostante i buoni propositi, il compito del WSIO non sarà dei più facili visto che dovrà riuscire a stendere e irrobustire ponti fra due pianeti in netta opposizione fra loro:.NET, la piattaforma proprietaria di Microsoft, e Java, la tecnologia supportata invece da Sun, IBM, BEA e Oracle. Una grande sfida che si appresta a gettare le basi del futuro e cruciale mercato dei servizi e delle applicazioni basati sul Web.