Roma – Procede il progettone per la diffusione della Carta di identità elettronica (CIE) in Italia e nelle scorse ore dal ministero dell’Innovazione è giunta la conferma che entro il 2003 le smart card distribuite in Italia saranno tre milioni.
Stando a quanto affermato nei giorni scorsi nel corso di un incontro tra i funzionari dei ministeri dell’Interno e dell’Innovazione, questo quantitativo di “card intelligenti” sarà diviso in modo eguale tra Carta di identità elettroniche e Carta nazionale dei servizi (CNS).
Conclusa la prima fase del progetto, che ha visto la distribuzione di 170 mila card, la seconda fase punta a superare la sperimentazione per giungere all’utilizzo vero e proprio della carta. Saranno una trentina i comuni di diverse dimensioni toccati per primi dalla novità, tra questi anche Avellino, Catanzaro, Foggia, Mantova, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Viterbo e Trieste.
La CIE, come noto (vedi anche Speciale Carta di identità elettronica ), è una smart card multi-tecnologica pensata per sostituire progressivamente la tradizionale Carta d’Identità. E’ una tessera di plastica delle dimensioni di un bancomat, con una banda ottica in grado di memorizzare una grande quantità di dati. Un microprocessore crittografico a 16 Kb dovrebbe assicurarne la sicurezza e l’utilizzo come “carta servizi”. La carta contiene i dati identificativi del cittadino: sono stampati sul supporto plastico, visibili in chiaro sulla banda ottica e memorizzati in forma elettronica nella stessa banda ottica e nel microprocessore.
La CNS, invece, “anticipa” le funzioni elettroniche della CIE e ammortizza i tempi di diffusione di quest’ultima, che impiegherà tra i 6 e i 7 anni per raggiungere tutti i cittadini.
“Alla conclusione del progetto – si legge in una nota del ministero all’Innovazione – prevista per la fine del 2006, 40 milioni di italiani saranno dotati della Carta di Identità Elettronica”.