Roma – Salve, sono il titolare del sito T4-Maxx.com, apprezzato punto di ritrovo per chi si occupa di informatica. Le scrivo questa email per far sentire la mia vibrata protesta nei confronti di un fornitore di servizi internet, Aruba.
Nel settembre del 2000 registrai tramite il servizio di Aruba il mio dominio, allettato dal prezzo estremamente contenuto del servizio (appena 48.000£) e dalla completezza – apparente – dei contenuti: spazio web illimitato, possibilità di utilizzare pagine dinamiche con database, traffico illimitato e ogni altro ben di dio, che generalmente si ritrovano solo in costosi servizi altamente qualificati.
Terminato il primo periodo di apprendistato, passato a capire i meccanismi di funzionamento di un sito, cominciarono subito i primi disservizi, che si manifestavano sotto forma di improvvisi down del server, della durata variabile, ma che si presentavano con sorprendente ripetitività; si rimaneva tuttavia entro limiti accettabili, in considerazione dell’economicità del servizio, dato che i down si limitavano a pochi minuti ed erano comunque dilazionati.
Man mano che passava il tempo il sito cresceva in dimensioni, sia dal punto di vista della complessità del codice realizzato sia del numero di visitatori che lo frequentavano, e di pari passo arrivarono i primi problemi seri, con down del server fino a 3 giorni consecutivi, ma soprattutto senza alcuna spiegazione da parte dello staff di Aruba. E già, perchè è proprio questo il piatto forte di Aruba: il servizio di assistenza…
Dopo un lungo periodo di continui problemi, per alcuni mesi di fila non ci furono grosse complicazioni, se non una lentezza piuttosto marcata del sito nei momenti di maggior traffico, tanto che decisi di ridare fiducia ad Aruba e rinnovare con loro il dominio, per di più acquistando anche il loro servizio aggiuntivo di statistiche. Saranno stati inconvenienti passeggeri pensai, ragionamento che peraltro penso abbiano fatto in tanti.
Ma mi sbagliai: nel periodo a cavallo tra novembre e dicembre vi fu un down del servizio assolutamente da record, che di fatto durò un mese, diviso tra un periodo di oscuramento totale e un altro di lentezza del sito tale da far abbandonare la navigazione anche al visitatore più volenteroso. Il problema fu tanto serio che persino il loro sito ufficiale rimase, seppur per un periodo relativamente breve, irraggiungibile. Caso unico, comunicarono con un certo anticipo questi disservizi, giustificandoli con un potenziamento delle infrastrutture, che di fatto non c’è stato visto che la qualità del servizio è rimasta assolutamente scadente, e che oltre tutto durò molto di più di quanto loro annunciarono.
Ma tutto questo è niente rispetto ad una iniziativa che ha fatto sì che il 29 marzo sul mio sito campeggiasse questa scritta:
“Server Status:
Server Up”
Chiaramente pensai ai soliti problemi, e dunque dopo aver aspettato invano ho richiesto, tramite il loro forum, il ripristino del servizio. Per tutta risposta, ho ricevuto martedì 2 aprile questa email:
“Gentile cliente,
il servizio web relativo al dominio t4-maxx.com a Lei intestato, è stato sospeso in quanto le pagine presenti nel suo dominio bloccano il server. Non è stato per cui possibile darle preavviso in quanto tutti i domini presenti sul server risultavano già bloccati, compreso il suo. La preghiamo di controllare la struttura e la gerarchia dei files presenti nel suo dominio, controllare inoltre i codici presenti nelle pagine che facciano uso di linguaggi di scpting come asp, php e perl.
Per poterle riattivare quanto prima il servizio attendiamo una sua comunicazione nella quale riporterà l’elenco delle modifiche effettuate; a seguito di una veloce verifica provvederemo al riavvio del servizio mettendolo sotto monitoraggio.
In attesa di una sua risposta,
cordialmente Aruba Staff”
Rimasi immediatamente perplesso, dato che non avevo apportato alcuna modifica al codice del sito nel corso degli ultimi 2 mesi, e dunque era assolutamente improbabile che lo stesso codice che era andato bene sui loro server per tutto quel periodo di punto in bianco gli facesse bloccare i server. Scelsi tuttavia di rimanere calmo e diplomatico e rispondere con questa email:
“Salve, apprendo con non poco disappunto (uso un eufemismo) questa situazione, dato che perlomeno mi avreste dovuto avvisare per tempo, non dopo 4 giorni e dopo mia richiesta. Al di là di questo, vorrei sapere esattamente cosa secondo voi fa bloccare il server, dato che mi è difficile attribuirne le cause al mio sito, che ha funzionato correttamente sulle vostre pagine per un anno e mezzo, e che non ha subito modifiche di codice nel corso degli ultimi due mesi.
Inoltre dai miei test in locale su IIS5 funziona perfettamente, dunque mi viene difficile risalire al problema senza vostre indicazioni precise.
Vi pregherei di riattivare nel frattempo almeno l’accesso via FTP in modo da poter scaricare la versione attuale del sito per poterla modificare, e mettere online una pagina provvisoria che informi i visitatori che il sito tornerà online quanto prima.
Attendo notizie, distinti saluti”
Questa email non ha avuto seguito, non ha avuto da parte dello staff Aruba alcuna risposta. Nel frattempo, ho cercato di raccogliere informazioni ulteriori, e ho scoperto tramite amici che usufruiscono dei servizi Aruba, ma anche leggendo il loro forum, che la stessa email da me ricevuta è stata mandata a decine di persone, molte delle quali hanno realmente creduto di aver realizzato del codice difettoso ma, altre, come me, stanno continuando a chiedere spiegazioni ad Aruba.
Non ho ottenuto risposta neanche ad una seconda email, in cui riportavo ciò che sto denunciando in questa sede.
Scusate se vi ho annoiato, ma ci sarebbe da scrivere per settimane su questo argomento.
Francesco A.
Caro Francesco, abbiamo segnalato la tua email ad Aruba che ha risposto alla nostra redazione sottolineando che il server sul quale si trovava il tuo sito è stato bloccato dall’utilizzo di certi programmi utilizzati per il sito stesso e che per questo ti è stata inviata quell’email. Aruba ha anche affermato che il server non ha più avuto problemi dal momento dello stop del sito.
Il provider ha comunque garantito a Punto Informatico che non appena potrai individuare la soluzione tecnica il servizio sarà certamente riattivato. Un saluto, la Redazione .