Roma – Siti prevalentemente britannici e scevri di qualsiasi contenuto che possa offendere una famiglia, che inneggi al razzismo o che promuova la pornografia. Questo il profilo del motore di ricerca che la British Broadcasting Corporation (BBC) ha voluto varare nelle scorse ore, con una piccola mano fornita da Google .
Lo scopo del creare una purga a monte dei contenuti sgraditi è quello di aumentare l’interesse delle famiglie verso i prodotti informativi della BBC, alcuni dei quali nei prossimi mesi come già annunciato diverranno a pagamento. E il varo di un motore censurato consente alla BBC anche di pubblicizzare il proprio sito in tutto il mondo, perché si tratta di un servizio destinato inevitabilmente a far rumore.
Non c’è solo questo. Il motore è anche “editorialmente indipendente”, ficcante dichiarazione con cui si intende sottolineare l’assenza di qualsiasi link sponsorizzato tra i risultati offerti dal motore.
Nella pagina dedicata al nuovo motore si legge che è stato progettato per non comprendere nei risultati siti “offensivi” e si invitano gli utenti, qualora invece emergessero risultati sgraditi, di segnalarli alla redazione.
Da una “prova su strada” effettuata da Punto Informatico emerge che il motore offre effettivamente un numero limitato e “purgato” di risultati e non solo per quanto riguarda parole chiave in inglese ma persino quando si utilizzano alcuni termini “espliciti” in altre lingue. Non solo, l’inserimento di alcune parole chiave particolarmente “riconoscibili” viene accolto con un avviso della BBC che invita ad utilizzare altri motori per quella ricerca o a contattare lo staff qualora quel termine si ritenga dovrebbe essere incluso tra quelli ricercabili.