Roma – Google è un motore internet che cattura e indicizza quantità di pagine web come forse nessun altro motore, e anche per questo la sua engine e i suoi servizi vengono sfruttati da numerosi portali e persino da suoi competitor. Ed è la sua eccellenza (vedi anche L’importanza di chiamarsi Google ), fin qui riconosciuta dai milioni di utenti internet che usano Google ogni giorno, a sfiorare talvolta l’eccesso.
Accade infatti che la cache di Google, che rappresenta uno dei tasselli dell’impossibile rincorsa ad una memoria storica per una rete in continuo cambiamento, possa tradire l’inaccuratezza di un sito commerciale molto più a lungo del sito stesso, e conservare in rete a disposizione di occhi indiscreti materiali che il sito che li ha originati ha già provveduto a nascondere e proteggere.
Questo è il curioso caso, segnalato dall’Inquirer, del Mesa Verde Motel, un albergo del Colorado facilmente reperibile in rete all’indirizzo mesaverdemotel.com .
Per motivi ignoti, per un bug del software o per incuria dei gestori del sito del Motel, qualche tempo fa all’indirizzo www.mesaverdemotel.com/reservations.txt è apparsa una pagina nella quale venivano elencati dati anagrafici, numeri di telefono, indirizzi fisici ed elettronici nonché tempi di permanenza di centinaia di clienti del Motel.
Google e la sua impietosa cache non solo hanno catturato quella pagina ma ancora oggi la ripropongono e chiunque può facilmente individuarla .