Cambridge (USA) – In quel processo di formalizzazione e rifinitura degli standard alla base dei Web service, il World Wide Web Consortium ( W3C ) ha rilasciato le prime Public Working Draft di WSDL (Web Services Description Language) 1.2 e WSDL 1.2 Bindings, due specifiche che si avvicinano a divenire standard definitivi.
WSDL 1.2 è un linguaggio basato su XML che descrive un Web Service, incluso i dati scambiati, il protocollo da utilizzare e la locazione nel Web. WSDL 1.2 Bindings descrive invece le modalità d’utilizzo del WSDL 1.2 con SOAP 1.2, HTTP, e MIME. Queste prime bozze passeranno ora per il tradizionale processo di valutazione e revisione da parte della comunità di sviluppo del Web.
WDSL, insieme a SOAP (Simple Object Access Protocol), XML a UDDI (Universal Description, Discovery, and Integration) costituisce il nucleo centrale dei protocolli che l’industria del settore ha – chi più chi meno – accettato come standard per la costruzione dei Web service.
Il W3C sostiene che WSDL 1.2 fornisce una migliore definizione dei componenti, chiarisce il linguaggio, fornisce supporto per le W3C Recommendation, rimuove le caratteristiche non necessarie e non interoperabili presenti nel precedente WSDL 1.1, ed è in grado di interagire meglio con SOAP e HTTP 1.1.
“Molti sviluppatori e manager IT – si legge in un comunicato del W3C – hanno conosciuto WSDL come una specifica creata da singole aziende. Dopo WSDL 1.1 è stato pubblicato un documento informativo presso il W3C, aziende e sviluppatori hanno espresso interesse nell’approfondire all’interno del W3C lo sviluppo di un linguaggio di descrizione dei Web services che fosse basato su WSDL 1.1, ma soggetto al Processo e ai requisiti tecnici W3C, come il supporto delle W3C Recommendations, e il coordinamento con le altre Attività tecniche W3C. Altri si sono mostrati interessati nell’avere le componenti dei Web Services sviluppate con un mandato per tecnologie Royalty-Free”.