Roma – Le polemiche erano scoppiate all’annuncio secondo cui in Italia a marzo avrebbe fatto il suo ingresso un videogioco “storico” sulla criminalità, interamente ispirato alla vita di Al Capone e ambientato negli Stati Uniti anni ’30, un game la cui release per questa ragione è stata però rimandata.
A chiedere che sul gioco si esauriscano le polemiche e non siano presi provvedimenti restrittivi alla sua diffusione è Cidiverte, la società che distribuirà in Italia “Mafia: the city of lost heaven”. Sul sito, infatti, è stata organizzata una petizione che ora è giunta a quota 4mila firme.
Sul Forum del sito , Silver scrive: “Se posso dire la mia questa petizione non ha come unico scopo quello di facilitare l’uscita di Mafia, è soprattutto una battaglia da vincere contro la censura! I censori devono capire che la libertà d’espressione è sacra! Tu avresti messo al bando “Guernica” di Picasso se si fosse chiamato “Francisco Franco” o il “Mein Kampf” solo perché l’ha scritto Hitler?”.
Ma non tutti sembrano essere d’accordo. Sullo stesso Forum Laura sostiene: “A me interessano relativamente queste cose ci sono tanti bei giochi, per cui quando uscirà questo, magari lo comprerò, ma non mi metto a fare petizioni per avere un gioco”.
La raccolta di firme organizzata da Cidiverte Italia si concluderà con l’invio delle stesse al Presidente della Commissione Antimafia, Roberto Centaro. Dopo il rinvio di marzo la data di uscita ufficiale del game è prevista per il 26 agosto e sembra improbabile un ulteriore rinvio, salve eventuali imposizioni o divieti?