Roma – Gli 883 hanno dato il loro nulla osta alla pubblicazione sul sito 883network di alcuni file multimediali e musicali presi dalla propria produzione. Ma ora quei file vengono rimossi, perché la SIAE ha scritto ai curatori del sito chiedendo loro di pagare per ogni file pubblicato online.
Stando a quanto ricostruito dagli stessi gestori del sito, la SIAE avrebbe sostenuto che la pubblicazione di quei pezzi rappresenta una abuso ai sensi della legge 633 del 1941 sul diritto d’autore. “Quello che ci viene contestato – si legge sul sito – è che in ogni caso la SIAE deve fungere da intermediario tra gli Autori e chi diffonde le proprietà degli Autori, ovvero oltre agli eventuali compensi da versare agli Autori (in questo caso assenti) bisogna interpellare comunque la SIAE e pagare anche a loro i diritti. Insomma la diffusione di mp3 e midi da parte di 883network.com avrebbe fatto insorgere nei confronti del responsabile legale (cioè io) un illecito civile e penale”.
Per la diffusione via internet di file multimediali, la SIAE ha chiesto al sito di versare 250 euro al mese, una somma che 883network non può certo permettersi di pagare. I gestori hanno dunque deciso di rimuovere mp3 e midi, di non attivare la costituenda sezione video e di interrompere le trasmissioni di Radio883. Tutto questo, evidentemente, nonostante l’appoggio della band al sito che diffonde(va) la sua musica.
“Non ci resta che consolarci – scrivono i gestori del sito – con il ricordo di aver offerto per 3 anni il più grande archivio di inediti di Max Pezzali & Co. sul web. Grazie a tutti per l’attenzione. Se vi vien voglia di imprecare non fatelo contro di me ma scrivete a Multimedia@siae.it “.